Followare, la parola del mese di giugno
Il push up che diventa reggiseno volumizzante; lo spinning che lascia il posto a ciclismo stazionario (purché non si aggravi...); think thank che cede le armi a pensatoio; cocooning e nesting soppiantati da stile bozzolo e stile nido. Quanto ai termini e locuzioni inglesi polisemici, le eventuali versioni italiane dovrebbero di frequente almeno duplicarsi o triplicarsi: stile bozzolo, in quanto a cocooning, se è adatto a rendere il concetto di chi ama trascorrere tutto il proprio tempo libero in casa propria, al riparo da eventuali pericoli esterni, non si presta invece a restituire water cocooning therapy (per questa ci sarebbe la coccoloterapia); e mobbing, in ambito etologico, non è la persecuzione ma l’assalto, a scopo difensivo, portato da un gruppo di uccelli a uno o più rapaci (attacco di gruppo).
Non sempre l’italianizzazione “intelligente” paga, insomma, e quando ciò avviene è meglio prevenire (conservare) che curare (convertire). Di fronte ad autentici mostri linguistici come followare (o forwardare, sloggare, downloadare…) abbandoniamo però l’idea di prevenzioni e cure. Lasciamo pure che tirino le cuoia.