L’ultimo sì per amministratori e animali.
Riforma condominio 2012 Le modifiche apportate sono certamente di grande effetto soprattutto per la figura dell’Amministratore, fulcro della vita condominiale. Diversamente che dal passato, oggi per chi intende assumere tale carica, deve avere precisi e inderogabili requisiti. La professionalità deve essere garantita da un corso di formazione in materia condominiale che possa abilitarlo a tale professione e la sua carica non potrà superare i due anni dalla delibera riferita all’assemblea di nomina. Procedure più snelle e valorizzazione della figura dell'amministratore qualificato. La riforma, comunque, cerca di mettere una pezza anche alla figura professionale dell’amministratore condominiale, imponendo formazione iniziale e periodica: che la figura dell’amministratore non goda di moltissimo favore lo prova la ricerca effettuata da Accelera (business unit di Phonetica) su incarico di Manager Immobiliari, società che propone il modello della razionalizzazione dei servizi di security, energy e facility, in pratica “sostituendo” l’amministratore con un centro servizi che realizzi grandi economie di scala.
Per altro l’utente che sceglie di vivere in un condominio lo fa per garantirsi anche costi di gestione particolarmente bassi derivanti da economie di scala. Con il proposito di stare uniti per la migliore convivenza e con un tacito riferimento alla ripartizione dei costi su volumi più ampi di lavoro, si è convenuto di continuare la consuetudine di un rapporto sempre gestito dal condominio nella sua globalità: la messa in pratica in un certo qual modo di una gestione secondo economia di scala.
Evidentemente questo principio cade nel momento in cui viene meno il proposito di solidarietà. Qualche esempio: è previsto che i contatori gas devono essere contenuti in armadi di metallo, legge trascurata dal costruttore dell’edificio. Mettere a norma i contatori di solo due delle quattro scale che compongono il condominio e cosa fallace, sia per la non completa osservanza della norma stessa, quindi passibili sempre di sanzione, sia per l’usufrutto del risparmio derivante da un maggior numero di armadi costruiti e installati. Guarda caso la solidarietà torna con una straordinaria assemblea durante la quale una risicata presenza (35 condomini di cui tredici per delega) delibera la sostituzione degli impianti citofonici.
http://www.assinews.it/articolo_stampa_oggi.aspx?art_id=12576