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Usare le tecnologie sociali per generare valore per il brand

03/12/2012 14256 lettori
3 minuti

Cosa sono le Tecnologie Sociali? E come vengono usate?

(Articolo elaborato sulla base di una ricerca del McKinsey Global Institute)

Being social is a feature, not a product.
Essere sociale è una caratteristica, non un prodotto.

Quasi ogni tecnologia digitale può essere definita “sociale”; basta aggiungere la possibilità per le persone di connettersi, commentare, o condividere con gli altri qualcosa. Il cambiamento fondamentale abilitato dalle tecnologie sociali è dovuto alle potenzialità dell’internet: accelera gl scambi, travalica le barriere, ignora i fusi orari. In modo particolare è aumentato il numero dei “legami deboli” che una persona può mantenere oltre il numero di Dunbar — che poneva a 150 il limite teorico del numero di persone con cui si possono mantenere relazioni sociali stabili.
Le Tecnologie sociali permettono inoltre nuove forme di distribuzione, consumo e creazione dei contenuti. Tutti sono in grado di emettere dei contenuti, che vengono distribuiti liberamente e istantaneamente — senza o con poca mediazione tra il produttore e il consumatore.

Una disintermediazione sociale che ha cambiato profondamente, per esempio, i rapporti di forza dei talenti che scavalcano gli agenti e arrivano direttamente agli editori, o ai produttori. Prendiamo ad esempio Justin Bieber: ha costruito la propria base e fan su YouTube caricando, con l’aiuto della madre, i suoi video fatti in casa diventando una pop star mondiale prima di firmare con una casa discografica. Così come il crowdfunding e il crowdfinancing è un ottimo modo per eludere i tradizionali intermediari finanziari, permettendo alle persone di investire direttamente in early-stage companies.

Sulle piattaforme sociali le aziende possono coinvolgere i consumatori in conversazioni o osservare le conversazioni non sollecitate — e quindi senza filtri. Questi metodi di ricerca sono in grado di generare approfondimenti tempestivi sulle ​​preferenze e le tendenze senza dover far ricorso ai metodi tradizionali della ricerca di mercato, quali le indagini e i focus group.

Nonostante la rapida adozione delle Tecnologie Sociali, il 65% della popolazione mondiale — pari a 4.6 miliardi di persone — non hanno ancora accesso all’internet. Ma non solo nella società, anche nelle imprese c’è ancora molto spazio per una crescita dell’uso consapevole della rete: anche se il 62% delle aziende del Fortune 500 utilizza almeno tecnologie di microblogging (ad esempio Twitter) e il 58% ha una presenza sui social network, solo il 23% ha un blog pubblico e il 31% non aveva alcuna presenza sui social media fino al 2011.

L’adozione delle Tecnologie Sociali è stata ancora più lenta nella maggior parte piccole e media imprese. Basti pensare che solo il 31% delle PMI degli Stati Uniti erano presenti sui social media nel 2011, rispetto al 24% che lo erano nel 2010 e al 12% del 2009. I canali di comunicazione più usati sono i social media quali Facebook (27%) e LinkedIn (18%). Ma i vantaggi finora sono stati limitati: solo il 3% tra le oltre 4.200 aziende che hanno partecipato all’indagine di McKinsey potrebbero essere identificate come pienamente in rete, il che significa che l’impresa sta generando risultati grazie all’uso della tecnologia.

Oppure prendiamo ad esempio l’impatto aggiuntivo nell’influenzare il comportamento d’acquisto del consumatore.

Solo un piccolo gruppo di consumatori trova informazioni adeguate per compiere le proprie scelte d’acquisto, solo nel campo dell’elettronica c’è una forte consapevolezza, ma comunque è solo il 16% dei consumatori che utilizza le piattaforme sociali per trovare informazioni e raccomandazioni riguardanti i prodotti.

 Estratto dal blogdi TheBlogTV

Luca Oliverio
Luca Oliverio

Luca Oliverio è il founder e editor in chief di comunitazione.it, community online nata nel 2002 con l'obiettivo di condividere il sapere e la conoscenza sui temi della strategia di marketing e di comunicazione.

Partner e Head of digital della Cernuto Pizzigoni & Partner.

Studia l'evoluzione sociale dei media e l'evoluzione mediale della società.