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La grande mostra di Villa Olmo del 2013

19/03/2013 10103 lettori
4 minuti
La prossima grande mostra di Villa Olmo prende corpo, l’ufficio mostre a Villa Olmo è operativo. «Non è una mostra di architettura, non c'è neanche una piantina in tutta la mostra, ogni stanza è dedicata a un progetto, quindi sarà anche di facile fruizione e ci permetterà di seguire i sogni e le visioni di chi, a partire da Sant'Elia cento anni fa, ha guardato al futuro».  L’hanno rilevato l'assessore alla cultura di Palazzo Cernezzi Luigi Cavadini e il professor Marco De Michelis, curatore della grande mostra «La città nuova. Oltre Sant'Elia» in programma a Villa Olmo e in Pinacoteca dal 24 marzo al 14 luglio. L’allestimento vede rientrare «dalla finestra della storica dimora chi ne fu simbolicamente cacciato lo scorso anno con il cambio della guardia a Palazzo Cernezzi. Infatti, sarà firmato dall’ex assessore alla Cultura Sergio Gaddi».
 
Ci sono teorema e un corollario - scrive M. Sammicheli - ma ricorda: «il corollario in matematica non è un enunciato accessorio». Poi cita Gaddi con riferimento alle sue mostre di Villa Olmo campioni di affluenza e la «Kunsthalle del laboratorio Ratti di Villa Sucota, mentre di una stagione culturale bipolare, riparte un altro progetto, questa volta triennale, dedicato alla città e a dove si è spinta. Il progetto riparte da quanto è accaduto dopo le intuizioni di Sant’Elia. Marco De Michelis firma la mostra-teorema. Il suo progetto analizzerà un secolo di visioni urbane. L’identità della città, i luoghi e le forme della convivenza collettiva sono altezza, base e circonferenza di una mostra ricca di opere, molte delle quali inedite, pensate da architetti, artisti, maestri del cinema». Cento opere, alcune delle quali inedite, tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti e registi. Maestri quali Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier e Frank Lloyd Wright. Si potrà assistere, ogni giorno, alla proiezione del film Metropolis del 1927, la «madre» di tutti i film di fantascienza, firmato dal grande regista austriaco Fritz Lang.
 
A mo di passatempo ho da sempre seguito lo svolgersi delle iniziative culturali, in particolar modo le «Grandi Mostre», cercando di apprendere quanto possibile sia per il «piacere», sia per acquisire conoscenza: proselito del credo che «l’uomo diventa l’artefice del futuro personale e dell’umanità intera». Quest’assunto e il disegno urbano in ambito evolutivo porta a considerare opportuna l’ambizione dei curatori di voler mirare all'Expo 2015: questa mostra è la prima di un progetto concepito in tre tappe che si svilupperanno nel prossimo triennio. Un recondito auspicio: la dimensione dell’economia fondata sulla consapevolezza; con il concretizzarsi della «città della conoscenza», da condizioni iniziali arbitrariamente stabilite, poterne trarre delle conclusioni, darne la dovuta dimostrazione e realizzare «la città nuova».
 
 
 
 
Fonte: Stampa locale
Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.