INVESTIMENTI-Pmi e Reti d'impresa: da Bei e Cdp 500 mln
INVESTIMENTI-Pmi e Reti d'impresa: da Bei e Cdp 500 mln
Questo accordo conferma l'importanza della collaborazione tra Bei e Cdp per assicurare all'economia italiana ogni anno nuove risorse in tutti i settori produttivi dalle grandi opere alle Pmi per un contributo alla ripresa degli investimenti, fattore cruciale per il sostegno alla ripresa. Così Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei, la Banca europea per gli investimenti che insieme allla Cassa depositi e prestiti (Cdp) ha firmato un nuovo accordo per 500 milioni di euro destinati a sostenere gli investimenti in Italia.
L'accordo prevede che Bei metta a disposizione di Cdp una linea di credito per un ammontare massimo di 500 milioni di euro che sarà utilizzata – nell'ambito del "Plafond PMI" di Cassa - per il finanziamento di progetti avanzati dalle Piccole e medie impese (Pmi) e dalle Reti di imprese. I finanziamenti saranno veicolati a PMI e Reti di imprese tramite le banche italiane.
"L'accordo sottoscritto oggi con Bei rafforza la collaborazione sinergica tra le due Istituzioni, già sperimentata nel settore delle infrastrutture e che, per la prima volta, si rivolge in modo specifico al comparto imprenditoriale italiano di minori dimensioni. Per Cdp rappresenta un positivo sviluppo dei programmi di sostegno dell'economia, varati negli ultimi anni per sostenere l'accesso al credito delle Pmi", ha commentato Matteo Del Fante, direttore generale di Cdp.
Parte delle risorse andranno alle Reti di imprese, le libere aggregazioni tra aziende il cui obbiettivo è accrescere la competitività e innovatività dei soggetti aderenti; si tratta di una figura introdotta nell'ordinamento giuridico italiano nel 2009 (contratto di Reti di imprese, legge 33/2009).
L'iniziativa rappresenta una nuova concreta applicazione dell'operatività congiunta Bei-Cdp, sulla base di un Accordo quadro che punta a consolidare e sviluppare le collaborazioni in Italia nell'attività di finanziamento ad amministrazioni e società pubbliche, Enti locali, gruppi imprenditoriali e Pmi e che, oltre alla collaborazione sul piano finanziario, prevede anche scambi di funzionari tra le due strutture.