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Come fare (quasi) qualsiasi cosa.

30/10/2014 9749 lettori
5 minuti

Pregi e difetti della proposta renziana Job Act. Una legge per il lavoro. Una denominazione breve, concisa, moderna, planetaria. La scelta dell’inglese per la nuova legge sul lavoro non è casuale, è un simbolo di semplicità e trasferibilità. Con un evidente rimando alle politiche d’oltreoceano: nel 2011 il presidente americano Barack Obama aveva presentato in un discorso trasmesso a reti unificate il suo American Jobs Act. Il Jobs Act di Matteo Renzi Presentato l’otto gennaio di quest’anno, il Piano per il lavoro del Partito democratico è caratterizzato da un basso grado di dettaglio (solo indicazioni programmatiche) ma ha il grande merito di superare le barriere ideologiche prevedendo, ad esempio «un contratto di lavoro stabile a tempo indeterminato senza articolo diciotto con tutele crescenti per tutti i nuovi assunti». 

Tutte le lingue hanno sempre fatto uso di forestierismi spesso con scarsa tolleranza per i forestierismi superflui, soprattutto se usati in situazioni istituzionali o pubblici, come la politica. Un anglicismo che imperversa ultimamente, Job (s) Act, è un esempio tipico: «l’esatto significato non è del tutto chiaro, neppure per chi conosce bene l’inglese, e non si capisce neanche come vada scritto». L’ispirazione per Jobs Act va probabilmente cercata in un uso improprio della parola Act, l’American Jobs Act/, descritto nel sito della Casa Bianca come «il piano del presidente Obama per creare postin di lavoro» e nome informale di una proposta di legge presentata da Obama al Congresso degli Stati Uniti nel 2011 ma non approvata nella formulazione originale per mancanza del numero sufficiente di voti, quindi rimasta allo stadio di bill o proposal (la terminologia usata nel discorso di presentazione).

In inglese la parola act, in particolare se scritta con l’iniziale maiuscola, identifica un atto legislativo approvato dal parlamento e promulgato dal capo dello stato (una legge). È più probabile che Renzi intenda invece una proposta di legge, ma in questo caso in inglese il termine corretto è bill (e comunque in Italia si deve essere parlamentare per presentarne una). «Quando si introduce un nuovo concetto nato in un’altra lingua, oltre al prestito si può optare per un calco, ad es. intellifonino, una polirematica, ad es. telefono intelligente, oppurecreare un neologismo ad hoc (la scelta meno frequente). Vanno comunque considerate le tendenze della propria lingua e del campo terminologico in cui si opera, ad es. in ambiti tecnici raramente hanno successo soluzioni dal sapore arcaizzante o molto lunghe o troppo generiche, opache o poco precise».

 

Immagine: FabLab. La “Smart Croccoriga” di Halloween

Fonte: blog.terminologiaetc.it/2014/01/09/significato-job-jobs-act/

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.