Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

Comunicare attraverso la tecnologia: qualche insegnamento dal padiglione del Giappone in Expo Milano

27/07/2015 26911 lettori
4 minuti

Avvertenza preliminare e doverosa: se non siete ancora stati in Expo Milano 2015 e volete rimanere con il gusto della sorpresa non leggete ancora questo post e sappiate solo che il padiglione giapponese fa parte di quelli da vedere.

 

La recinzione del padiglione giapponese (Ansa)

La recinzione del padiglione giapponese (Ansa)

 

Detto questo, il post nasce appunto dalla mia esperienza del weekend, in cui finalmente dopo varie visite all’Expo per motivi lavorativi ho potuto vedere con calma una selezione di padiglioni, ovviamente con l’occhio attento alla tecnologia disseminata all’interno. E il padiglione giapponese mi ha colpito tra tutti, oltre che per la bellezza, per l’uso sapiente di alcune scelte che sono ottime per dare degli spunti su come andrebbe utilizzata la tecnologia.

LA TECNOLOGIA VA PORTA E SPIEGATA

Il Giappone non ha lesinato nel numero di persone presenti nei suoi spazi, che vi accompagnano da una sala all’altra e vi invitano con grande gentilezza (e persistenza) a scaricare la app, grazie anche al wi-fi free e stabile presente. Moltissimi padiglioni hanno una app (in forma di cartello all’ingresso) ma qui l’utilità diventa reale e le assistenti vi avvisano quando usarla e come.Risultato, le persone la scaricano e poi la usano (anche perché, come vedremo subito, ne vale la pena).

LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELL’ESPERIENZA

Il lato wow delle installazioni tecnologiche non scarseggia in Expo, anche se non tutti raggiungono l’obiettivo di comunicazione di un messaggio cui ambiscono senza eccezioni i vari paesi. Anche nel padiglione giapponese la sorpresa e la parte spettacolare non mancano, ma sono vincenti perché non rimangono solo fini a se stesse.

 

la fontana di immagini

la fontana di immagini (foto dell’autore)

Arrivati alla sala dell’innovazione infatti vi troverete davanti a una spettacolare “fontana” di contenuti dove mettendo in appositi spazi i vostri smartphone con l’app aperta potrete “catturare” trascinandole verso di voi le foto che cadono dall’alto. Ciascuna si trasformerà in unapprofondimento da guardare sul telefono, in una sezione apposita della applicazione. Un modo poetico, divertente e molto tecnologico di veicolare contenuti di approfondimento.

 

OGNI COSA A SUO TEMPO (MOMENTI DI MARKETING)

Nel padiglione ci sono tantissimi contenuti ma il tempo disponibile è poco, per non parlare della stanchezza dopo le file e del caldo. Ecco che la app eroga con la fontana (e poi a fine visita in altre sezioni) una grande quantità di contenuti di approfondimento da fruire con calma.

 

I contenuti salvati dalla cascata

I contenuti salvati dalla cascata

Per fare un confronto, un altro bel padiglione, quello tedesco, grazie alle seedboard (semplici taccuini  di carta con sensori, molto interessanti tecnologicamente) e a tanti altri elementi di interazione fornisce una montagna di dettagli che devono essere visti però sul posto. Troppi per il contesto e il momento di marketing, e peccato perché sembravano molto validi.

 

 

le seedboard del padiglione tedesco

le seedboard del padiglione tedesco

Nel caso del Giappone invece l’inserimento in una narrazione guida dalle esperienze diventa un modo vincente di fare storytelling. Il che mi porta alla considerazione successiva.

 

COINVOLGERE PER FAR PASSARE I MESSAGGI

Oltre all’esempio di prima della fontana alla fine del giro vi troverete a fare l’esperienza del “Ristorante Futuro” dove tra un misto di tecnologia (schermi touch da attivare con le bacchette e molto altro),animazione e karaoke vi riescono a spiegare in 20 minuti la cucina giapponese divertendovi e passandovi il concetto che mangiare assieme ci rende amici.

Qui la tecnologia sta ancora piu sullo sfondo e quello che fa la differenza diventa la combinazione della qualità e rilevanza dei contenuti unite a un bel modo di porre il messaggio. E si esce felici e informati.

DARE SEGUITO ALL’ESPERIENZA: ALLA FINE UN FOLLOW UP DISCRETO E DI CONTINUITA’

Alcune ore dopo che avete lasciato il padiglione l’app vi sblocca una serie di contenuti ulteriori e vi ricorda con una notifica push che rimarrà attiva fino a fine EXPO, ma che se volete potete anche rimuoverla. Siccome difficilmente lo farete e terrete la app su device, potrete trovare nuove cose interessanti rispondendo ad un quiz ed interagendo con le diverse sezioni. Insomma l’esperienza continua, se vi va.

 

La schermata della app dopo la visita

La schermata della app dopo la visita

Sintetizzando quindi la tecnologia piu avanzata diventa di successo in presenza di tre elementi:organizzazione, contenuti di qualità ed esperienza coerente. Bella lezione.

Gianluigi Zarantonello via Internetmanagerblog.com

 
Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.