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Spigolature istruttive in un’ardente estate “fasanese”.

29/07/2015 13941 lettori
4 minuti

Iperbole o misura? Fondamentale percezione cosciente prodotta da stimoli esterni o interni. Coscienza di una modificazione dello stato psichico. Un’impressione indefinibile o incerta, percezione indeterminata. Esuberanza o proporzionalità? Così con un nuovo record d’ingressi, una moltitudine cominciava a salutare la grande mostra con finale "ottocentesco". Erano tempi in cui Sergio Gaddi si deliziava: «In termini di risultato abbiamo battuto anche importanti rassegne non solo di Lugano, ma anche di Milano e ci siamo collocati stabilmente nella top ten italiana. Abbiamo raggiunto risultati analoghi a quelli di Milano senza avere gli stessi mezzi economici. Il vero indice di qualità delle nostre mostre è stato l'effetto della propaganda, ovvero del gradimento del pubblico. Non abbiamo fatto grossi investimenti promozionali, ma il passaparola della gente ci ha premiato ancora una volta» 

Complice l’araldo di turno, il giornale la Provincia di Como, ebbi l’ardire, di rilanciare, tramite un testo su comunitazione.it il battage promozionale e di marketing che annunciava l’evento. Feci uso di una riflessione: l’insieme di attività che mirano ad influenzare la scelta, (leggi marketing), e la connessa promozione dell’evento sono sufficienti per sensibilizzare il tessuto cittadino e quindi «creare un clima in cui la città riscopra il valore della cultura»? Miravo a un duplice scopo: sollecitare la messa in pratica di un buon processo di creazione di conoscenza e ridare attualità anche ad una particolare rivelazione di «bisogni insoddisfatti». 

Com’è Viva la città è la terza mostra della trilogia sul tema città, voluta dall’Assessore alla Cultura Luigi Cavadini. Critico d’arte comasco (Faloppio 1950), ha iniziato ad occuparsi di storia e di critica d'arte nel 1974. Il suo primo lavoro editoriale è stato il catalogo dell'opera dell'artista trecentesco Giovanni da Milano, pubblicato nel 1980. Si è poi occupato soprattutto di arte moderna e contemporanea. http://goo.gl/Mah8g1 Villa Olmo è senza ombra di dubbio una delle ville più belle che si possono ammirare a pochi km da Milano. Como, vista lago: «il verdeggiante parco e gli olmi che in tempi antichi qui trovavano casa danno il nome all’imponente villa realizzata in stile neoclassico tra il 1782 e il 1787 dall’architetto Simone Cantoni per conto di Innocenzo Odescalchi. Agli inizi dell’Ottocento la residenza passò alla famiglia Raimondi per poi essere acquisita dalla milanessissima dinastia dei Visconti di Modrone. Nel 1925 la villa fu ceduta al Comune che qui decise di farne un centro culturale con mostre di respiro internazionale». Questa è la location scelta per  la mostra curata da Giacinto di Pietrantonio che dal 18 luglio al 29 novembre 2015 racconta, su più filoni, i diversi modi di vedere e vivere le città, metropoli o piccole realtà che siano.

In altri luoghi e per altri versi pare opportuno rendere conto di un gradevole incontro culturale. In data ventisette luglio u.s. la locale sezione del Presidio del Libro di Fasano ha ospitato la direttrice di Rainews24 che ha presentato il suo nuovo libro intervistata dal Senatore Nicola Latorre - Monica Maggioni ha dato avvio ad una riflessione sul ruolo che la strategia dell’Isis ha attribuito ai mezzi di comunicazione, veicolo di atrocità e paura. La giornalista, autrice di Terrore mediatico, è stata ospite nella serata di (lunedì 27 luglio) al ristorante “Il Fagiano”, a Selva di Fasano, per presentare il suo nuovo libro, pubblicato a maggio 2015 dalla casa editrice Laterza. Il 'Terrore mediatico' egregiamente spiegato da Monica Maggioni. http://goo.gl/VozOvH

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.