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L’insieme degli obiettivi da perseguire.

02/04/2016 11848 lettori
5 minuti

«Una nuova generazione sta cominciando a vedere il mondo sempre meno come un deposito di beni da espropriare e possedere, e sempre più come un labirinto di relazioni cui accedere. È interessante notare come, proprio mentre cominciamo a sviluppare una consapevolezza relazionale della coscienza, cominciamo anche a capire la natura relazionale delle forze che governano il pianeta».  Mi tocca evidenziare quanto meno il virgolettare sia l’incipit sia i paragrafi di fonti diverse che compongono questo mio post. Trovo di notevole interresse l’esposizione in ogni caso di concetti attinenti lo sviluppo consapevole tramite la disciplina delle buone pratiche con la necessaria competenza.

«Il programma di arti arriva sotto gli auspici della politica culturale del CERN per impegnarsi con le arti,  grandi arti per grande scienza  adottati dal laboratorio nel 2011. Fisica delle particelle e le arti sono indissolubilmente legati: entrambi sono modi per esplorare la nostra esistenza, ciò che significa essere umani e il nostro posto nell'universo. I due campi sono partner creativi naturali per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo. Arte e scienza sono vie per esplorare il significato dell’esistenza, sono perfettamente conciliabili: anche per questo tre mesi di residenza d’artista, una borsa di studio da circa 14mila euro e la possibilità di esplorare una frontiera affascinante, proprio al confine tra arte e scienza sembrano una possibilità interessante, e la offre il CERN di Ginevra». Immagine: questa gif racconta l’esperimento LHC, quello del Bosone di Higgs, «la particella di Dio».

«Saper promuovere la cultura e lo sport significa essere in grado di creare economia e lavoro, migliorando la propria comunità. Promuovere la realizzazione di una consulta serve a far ripartire il dialogo tra l'istituzione e le associazioni che rappresentano una straordinaria ricchezza, capace di valorizzare (e bene) gli spazi pubblici della città affinché tornino ad essere un valore per tutti. Ma mi viene in mente anche una domanda, cosa è stato fatto in questi anni per promuovere un programma di eventi nel periodo estivo capace di inglobare e coinvolgere tutto il territorio così da dare un'idea di unità e ordine? Per raggiungere questo obiettivo non bisogna gettare la spugna al primo ostacolo, tutto ha bisogno di tempo e pazienza. Noi siamo così: crediamo nella cultura, altri credono nella clientela».

Budget & Forecast. «In generale con l’espressione Sistema di Budget si identifica l’insieme degli obiettivi  da perseguire nel periodo futuro espressi in termini di valori reddituali, patrimoniali e finanziari. In particolare è un definire l’impiego delle risorse disponibili e gli obiettivi che ciascun organo dell’impresa deve perseguire analizzando le differenze tra obiettivi e risultati. Questo per valutare le prestazioni di ogni reparto e per migliorare il processo decisionale. In una crescente instabilità generata dal succedersi di cambiamenti tecnologici e di mercato e la necessità di predisporre in anticipo le risorse necessarie rendono lo strumento del Budget oggigiorno assolutamente indispensabile per quelle aziende che vogliono utilizzare uno strumento di previsione e di gestione. Ci sono tre tipi di budget, il budget Operativo, Il budget Finanziario (cash Flow) ed il Budget degli investimenti. Tutte le aziende modernamente organizzate si sono strutturate con una procedura di aggiornamento del Budget una o più volte all’anno, detta Forecast. Oggigiorno si tende a richiedere la redazione di un cosiddetto Latest Estimate ogni mese. Il forecast è uno strumento integrativo del Budget che aiuta la Direzione nello sforzo di operare nell'incertezza del futuro facendo riferimento per la maggior parte a dati storici ed attuali e ad analisi dei trend futuri. Il Forecast si sviluppa  con certe assunzioni di base basate sulla esperienza, la conoscenza e la capacità di giudizio del Management».

 

Fonti: https://goo.gl/IKyRdH http://goo.gl/3OLwrB

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.