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Telefono azzurro: il bullismo richiede risposte concrete

07/02/2017 200336 lettori
5 minuti

Il 7 febbraio l’Italia si ferma per riflettere su bullismo e cyberbullismo in occasione della prima giornata dedicata a un’emergenza sociale dilagante. In riferimento alla sola parte emersa del fenomeno Telefono Azzurro ha gestito nel 2016 una media di 1 caso al giorno tramite il team di operatori e psicologi operativi 24 ore su 24 alla linea d’ascolto gratuita 1.96.96 e la chat su azzurro.it
Le segnalazioni di episodi di bullismo e cyberbullismo riguardano il 10% delle richieste di aiuto rivolte a Telefono Azzurro e provengono per la maggior parte dal Nord (il 46%), il 31% dal sud e isole, dal centro il 23. Addirittura Il 35% degli studenti dichiara di essere stato oggetto di bullismo psicologico a scuola.

Anche la sua manifestazione 2.0, il cyber bullismo, è altrettanto impietosa, come rivelano i risultati di un’indagine Doxa condotta dall’Associazione, secondo cui ben Il 48% degli intervistati ha paura di incontrare su internet persone che non sono chi dicono di essere; Il 41% teme di essere contattato da estranei che chiedono numero di telefono e indirizzo o in generale informazioni personali; il 41% teme di ricevere richieste sessuali da adulti o di essere molestati nelle app di gioco (36%). Il web in generale non viene percepito come un posto sicuro, ma terreno fertile di hate speech  (ogni discorso che incita la violenza o azioni mirate ad umentare il pregiudizio contro categorie di persone) e contenuti offensivi, soprattutto che riguardavano l’orientamento sessuale (23%), la razza (20%) e le caratteristiche fisiche (16%)

L’Italia dunque si ferma a riflettere. L’esperienza trentennale di Telefono Azzurro sul tema porterà oggi al rinnovo del Protocollo di Intesa tra il MIUR e l’Associazione per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo. Telefono Azzurro d’intesa con la Direzione Generale per lo Studente del MIUR – attiverà anche quest’anno e per i prossimi tre anni interventi di sensibilizzazione per far acquisire agli alunni la consapevolezza delle problematiche connesse al disagio e favorire lo sviluppo di comportamenti prosociali.

La firma avverrà nel corso del Safer Internet Day 2017, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che, giunta alla sua XIV edizione, quest’anno si celebra in contemporanea in oltre 100 Paesi per far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso consapevole della Rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuna e ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro. In Italia l’evento collegato al #SID2017 si terrà a Roma, dove nell’ex caserma Guido Reni sarà allestita una vera e propria cittadella messa a disposizione di studentesse e studenti per dialogare con istituzioni ed esperti.

Tali presupposti hanno portato Telefono Azzurro a redigere e mettere a disposizione gratuitamente e di tutti sul sito azzurro.it il booklet “A prova di bullo” – La Guida per i genitori per informarsi bene e agire al meglio.”  Nata grazie al lavoro di ENABLE – un network internazionale che coinvolge diversi paesi, tra cui Belgio, Croazia, Danimarca, Grecia e Regno Unito - questa guida si pone come obiettivi: il comprendere al meglio cos’è il bullismo e riconoscerne i segnali;  permettere a genitori e figli di affrontare insieme le tematiche legate al bullismo e al cyberbullismo;  sviluppare un approccio efficace per aiutare chi è vittima di bullismo;  garantire a bambini e ragazzi un web sicuro e la possibilità di sviluppare le necessarie competenze sociali ed emotive;  lavorare con le scuole per creare un ambiente sicuro per i ragazzi.

Il bullismo va combattutto con decisione, si tratta di un’esigenza comune sentita dal paese, come rivela la mobilitazione popolare avvenuta sul web nelle due settimane antecedenti la prima “Giornata Nazionale contro il bullismo” istituita da MIUR. La campagna social #NONSTIAMOZITTI condotta dall’Associazione dei bambini e adolescenti, grazie al supporto dei beniamini dei ragazzi, ha raccolto un seguito davvero significativo. Il monito dell’associazione ai ragazzi ha avuto una cassa di risonanza virale sul web e tra le pagine dei principali siti italiani: quasi 50.000 interazioni sui social, oltre 350.000 visualizzazioni, per circa 20 milioni di utenti raggiunti grazie alle pubblicazioni stampa e le ricondivisioni video: praticamente 1 italiano su 2.

“Non Stiamo Zitti è un’importante testimonianza sul lotta al bullismo, una decisa reazione proveniente direttamente dal basso. Vige uno stato di insofferenza comune nei confronti di una drammatica emergenza sociale dai risvolti potenzialmente drammatici - ha dichiarato Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile -. Mancano una legge e un piano definitivo in grado di produrre interventi immediati”.

“Accanto a questo, occorre valorizzare le azioni preventive e il ruolo degli adulti: far sì, quindi, che i bambini possano crescere accompagnati da genitori e insegnanti e le vittime si sentano libere da vergogna nel denunciare, sostenute, credute e aiutate con molta attenzione, competenza e sensibilità. Nelle scuole, nelle linee di ascolto e nel rapporto quotidiano con bambini e adolescenti respiriamo un bisogno di risposte concrete. E di una necessità diffusa di informazione”.

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