Uso sistematico d’internet.
L’informatica è importante, e sarà sempre più nel futuro, lungi da me averla voluto studiare, ormai; altro voleva essere l’esperienza fatta da autodidatta per arrivare pronti all’appuntamento col lavoro. Il web è un mezzo di comunicazione in continua evoluzione: è obbligatorio tenersi aggiornati. Il modo più semplice e più economico ricorrere ai libri. La lettura è infatti «propedeutica alla scrittura: prima si impara come scrivono gli autori bravi, e solo poi ci si mette alla prova». La lettura di testi e di blog di settore è utile per essere aggiornati.
«La gran cosa e fare il nostro lavoro e vedere e udire e imparare e capire; e scrivere quando si sa qualcosa; e, non troppo dopo». Le parole escono veloci, sembrano imprimersi da soli sulla carta, e in poche settimane Il vecchio e il mare è finito. «Per un vero scrittore ogni libro dovrebbe essere un nuovo inizio nel quale cercare ancora una volta qualcosa che è impossibile raggiungere. Egli dovrebbe sempre cercare cose che non sono mai state. Come sarebbe semplice scrivere se fosse solo necessario riscrivere in altro modo ciò che è stato già ben scritto. Ed è proprio perché abbiamo avuto scrittori così grandi nel nostro passato che uno scrittore deve sforzarsi ad andare oltre, dove nessuno può aiutarlo. (Hemingway)
Il modo più semplice e più economico ricorrere ai libri. La lettura di testi e di blog di settore è utile per essere aggiornati. Leggere molto perché, per scrivere bene, bisogna aver letto e continuare a leggere, parecchio. L’utilizzo dei materiali disponibili è visto come la «naturale» valorizzazione di una conoscenza liberamente e immediatamente disponibile. Da questo punto di vista, il criterio secondo il quale «conta solo ciò che è farina del proprio sacco» suona obsoleto.
In conformità a questa considerazione, lo sfruttamento sistematico d’internet permette a molti di scrivere in poco tempo brevi dissertazioni interessanti, salvo il fatto che sono quasi per intero mere riproduzioni. Il punto è che, se si accetta l’idea per cui, nella società dell’intelligenza collettiva, non conta tanto quello che sappiamo come singoli individui, quanto ciò cui possiamo avere accesso navigando sulla rete, allora ne consegue la crescente irrilevanza e il tendenziale abbandono delle pratiche del pensiero e della conoscenza che passano attraverso la meditazione per un’interiorizzazione critica della conoscenza stessa.