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Conscio, subconscio e inconscio

26/10/2002 21467 lettori
4 minuti
Conscio, subconscio e inconscio Le persone, sia come consumatori singoli che come decisori aziendali (buyer1), esprimono nei propri comportamenti tutta la natura umana, in cui subentra, spesso, un versante di irrazionalità e di scelte poco spiegabili. Forniamo, in via iniziale, una prima tipologia di moventi d’acquisto: pulsioni conscie: gli impulsi d’acquisto che derivano da valutazioni razionali, consapevoli e quasi-scientifiche della convenienza di acquisto in relazione ad un’analisi accurata dei propri bisogni (personali o aziendali); pulsioni subconscie: gli impulsi d’acquisto che derivano da associazioni inconsapevoli o solo parzialmente consapevoli tra l’atto d’acquisto e l’eliminazione di problemi reali o potenziali. Le pulsioni subconscie sono prevalentemente di natura culturale e ontogenetica (influssi che il soggetto ha subito durante la sua crescita e sviluppo, partendo dalla nascita); pulsioni inconscie: gli impulsi d’acquisto governati da dinamiche non percepite dal soggetto, soprattutto provenienti dalle pulsioni ancestrali, istintuali, genetiche, recondite, le quali agiscono sull’individuo senza che egli stesso ne sia consapevole. Tali impulsi sono prevalentemente dovuti ad aspetti psicobiologici, associati a pulsioni derivanti dalla filogenesi dell’individuo (influssi che derivano dalla storia della specie e dalla sua biologia). Un esempio di pulsione conscia è dato dalla percezione della necessità di possedere un ombrello se piove molto, o dotarsi di un mezzo di trasporto per raggiungere il lavoro, scegliendo accuratamente tra le diverse alternative esistenti (auto, treno, autobus, bicicletta, ecc..) e valutandone pro e contro razionalmente. Un esempio di pulsione subconscia avviene durante la scelta di un capo di abbigliamento da parte di un impiegato di banca, nella quale egli a priori - inconsapevolmente - esclude dal campo delle proprie scelte soluzioni tipo babbucce orientali, tuniche africane o perizomi indiani, includendo invece mocassini o abiti "giacca e cravatta" o tuttalpiù maglioni e polo. Il fatto che la scelta avvenga all'interno di un "set mentale" di prodotti occidentali non è completamente consapevole, e risponde ad esigenze di conformità spesso latenti e subconscie. Per quale motivo plausibile, razionale, un impiegato di banca non dovrebbe recarsi al lavoro in perizoma d'estate quando fa molto caldo? Proviamo ad anticipare le reazioni (dei colleghi, dei clienti) a questo comportamento, e lo capiremo immediatamente. Una pulsione subconscia alla conformità culturale è presente in moltissimi acquisti, senza che i consumatori se ne rendano conto. Un esempio di pulsione inconscia è dato dal movente per cui un ragazzo maturo, non sposato o fidanzato, decide di recarsi in una palestra. In questa scelta può esistere un desiderio sottostante di aumentare la propria attrattività riproduttiva, ed acquistare maggiori chance di trasmettere i propri geni. Questo movente fisiologico e genetico, di origine animale, può avvenire al di fuori della consapevolezza della persona stessa. L'inconsapevolezza dei propri moventi non deve meravigliare. Vediamo una constatazione sulla natura umana, svolta in base al pensiero di Freud: Per Freud la psiche è per la maggior parte inconscia. Essa assomiglia ad un iceberg, i nove decimi della quale sono nascosti o inconsci, e solo un decimo è in superficie o consapevole. Per questo i 9/10 dei nostri atti sono dettati da motivazioni inconsce. La parte consapevole, poi, si divide tra Io o Ego (la coscienza propriamente detta) e Super-io o Super-ego, che raccoglie i referenti morali e educativi. L'Io o Ego media tra motivazioni inconsce e motivazioni morali. La psicoanalisi è pertanto un processo di autoconoscenza, perché 1 Il termine “buyer” viene utilizzato nel corso del testo per indicare la persona responsabile degli acquisti, o chi comunque assume un ruolo di cliente, acquirente, decisore o controparte rispetto al venditore. aiuta a svelare l'inconscio, e a capire quali sono le motivazioni autentiche dell'individuo rispetto a quelle imposte dai modelli morali o educativi2. Fig. - Analisi dei moventi d'acquisto • Fonte: Daniele Trevisani "Psicologia di Marketing e Comunicazione: Pulsioni d'acquisto, leve persuasive, nuove strategie di comunicazione e management". Franco Angeli editore, Milano, 2002 2° ed. © Copyright. Razionale Basato sull’algebra mentale (calcoli matematici di opportunità, comparazioni e valutazioni razionali) Chiari modelli di valutazione - ogni variabile influente è nota La persona sa esattamente cosa sta facendo, perché agisce così Nessuna dimensione nascosta Inconscio Subconscio Conscio
Daniele Trevisani
Daniele Trevisani

Daniele Trevisani svolge ricerca e consulenza in Scienze della Comunicazione e Management. Laureato in DAMS Comunicazione, ha conseguito successive specializzazioni presso: University of Kingston upon Hull (GB): tecniche drammaturgiche Università di Utrecht: comunicazione cross-culturale Master IFOA in Marketing Internazionale Training Program in Comunicazione Interculturale, American University di Washington D.C. Master biennale in Mass Communication & Research alla University of Florida (USA) Università di Padova, metodi di ricerca in psicologia sociale Applicando metodi qualitativi e quantitativi della Communication Research USA, segue progetti di: sviluppo aziendale nelle aree marketing e commerciale (psicologia di marketing, metodi di ricerca, training di vendita) comunicazione pubblica (relazioni con il pubblico, comunicazione sociale e ricerca applicata, comunicazione interculturale) direzione d'impresa (management by objectives, direzione, formazione e motivazione delle risorse umane). Cura i progetti formativi di primarie organizzazioni, imprese industriali, PMI e entri pubblici. In campo scientifico, collabora quale Cultore della Materia presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Bologna, per le aree della comunicazione aziendale