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Differenziarsi con la tecnologia digitale: siate adattabili, creativi e resilienti

25/05/2021 87135 lettori
5 minuti

Nel 2019 ho partecipato, ancora in presenza a Londra, al forum Forrester sulla Trasformazione Digitale e l’innovazione in cui si era parlato del concetto di “adaptive enterprise”, ossia quelle organizzazioni che si caratterizzano nel “anticipate tomorrow’s markets and customer needs, leveraging tech-driven innovation and arming the organization for constant change“, portando a casa dei risultati decisamente sopra la media di mercato.

A distanza di quasi due anni nei giorni scorsi ho partecipato in videoconferenza al meeting periodico dei membri del Digital Business Council europeo della stessa Forrester, di cui faccio parte, e il tema era ancora sul tavolo, con il concetto di Future Fit Technology.

Si tratta a tutti gli effetti dell’evoluzione del precedente di impresa adattiva, e una strategia di questo genere si configura come “A customer-obsessed approach to technology that enables a company to quickly reconfigure business structures and capabilities to meet future customer and employee needs with adaptivity, creativity, and resilience”.

Source: https://www.screenlately.com/

Un concetto ampio su cui potete ascoltare qualcosa di più dettagliato in questo podcast (accesso libero).

Come punto importante da sottolineare, per oltre 10 anni (dal 2010) tutte le organizzazioni hanno investito pesantemente in tecnologie digitali ma spesso questo lavoro non ha prodotto vera differenziazione, tanto che Forrester parla di “Digital sameness” come risultato di scelte basate soprattutto dall’osservazione dei concorrenti più che sull’innovazione centrata sul cliente.

In questo sicuramente ha pesato la scarsità di risorse qualificate, a fronte di una complessità sottostimata, ma anche in modo considerevole lo scollamento con il modo IT più tradizionale.

IL RUOLO DELL’IT E DELLA TECNOLOGIA

Tempo fa avevo scritto che non ci può essere trasformazione digitale senza information technology e la capacità dell’IT di adattarsi rapidamente dovrebbe essere la sua risorsa più importante, ma la maggior parte delle aziende fatica a rispondere alle mutevoli condizioni a causa del debito tecnico, della resistenza culturale, dei silos organizzativi o delle sfide della necessità di nuove risorse.

Viceversa, entro il 2030 Forrester prevede che emergerà una nuova serie di leader che porteranno l’ossessione del cliente a un livello ulteriore, inclusi dei CIO/CDO adatti al futuro, che guideranno strategie adattive, creative e resilienti. Aiuteranno le loro organizzazioni a eccellere nell’innovazione tecnologica, fare grandi scommesse su nuovi modelli di business, nuovi talenti e nuovi modi di lavorare, e saranno più adattivi e resilienti alle forze dirompenti che caratterizzeranno gli anni 2020.

Questi leader guidano il loro ruolo oltre la pura tecnologia, sono esperti di business, autorizzati ad assumere una posizione di leadership più influente oltre il tradizionale mandato, hanno un senso di urgenza nel definire una visione tecnologica adeguata al futuro, assumendo una prospettiva outside-inossessionata dal cliente e non vincolata dai limiti delle infrastrutture esistenti.

digital_disruption

Inoltre costruiscono delle coalizioni affidabili con i loro colleghi, forniscono una visione chiara e creano un ambiente collaborativo affidabile per i team che si autoregolano.

CHE COSA VA FATTO GIÀ OGGI?

Di sicuro le trasformazioni non accadono in un giorno ma la pandemia ci ha insegnato che lo scenario può cambiare velocemente in pochissimo tempo.

Di sicuro quindi la strategia di oggi deve essere reattiva rispetto all’emergenza ma deve guardare al futuro al di là della contingenza, per portare a un vero cambiamento.

Tra le cose cui prestare attenzione per chi si occupa di tecnologia ci sono:

  • La centralità delle personesiano esse clienti o dipendenti, attorno ai quali va costruita la tecnologia migliore (e non viceversa) per raggiungere gli obiettivi;
  • Gli obiettivi vanno condivisi e devono essere chiari, in modo da passare da un modello basato sul task puntuale ad uno dove tutto sanno dove devono andare, anche senza il micromanagement;
  • Agilità vuol dire velocità ma anche pensiero creativo che permette di mettere in discussione i paradigmi esistenti, che il Coronavirus ci ha mostrato essere molto più fragili di quanto pensassimo;
  • Il dato e la misurazione sono fondamentali ma devono sempre tradursi in azionil’execution è una parte fondamentale del successo di una strategia moderna che includa la tecnologia;
  • Anche per chi si occupa di tecnologia sono molto importanti le capacità di comunicazione con persone diverse riuscendo con scioltezza a cambiare registro e terminologie a seconda del tipo di interlocutore, quella che in sociolinguistica si chiama variazione diafasica della lingua e che sarà utilissima nei progetti e nei gruppi di lavoro cross-funzionali.

La tecnologia deve portare valore, non essere fine a se stessa, non cedere alle mode del momento e non alimentare da sola i propri vincoli.

Una sfida che i professionisti dell’ITdella martech e, lasciatemi dire, di tutta l’azienda dovranno saper cogliere.

Gianluigi Zarantonello via https://internetmanagerblog.com/

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.