Ogni email inviata senza autorizzazione preventiva è da considerarsi spam?
Questo considerazioni vogliono essere un documento aperto in cui si tiene in considerazione il buon senso, senza un'effettiva conoscenza della legge (lo so che la legge non ammette ignoranza e spero che persone più colte di me riescano a delucidarmi).
Il punto di partenza della considerazione è: ogni email inviata senza autorizzazione preventiva è da considerarsi spam? Il contenuto e la forma sono irrilevanti?
Alcuni esempi:
- Una rivista, un quotidiano, una televisione, una radio, un blog, vivono (o dovrebbero vivere) dei feedback, dei contributi dei propri lettori, spettatori, ascoltatori.
Inviare alle varie redazioni segnalazioni di articoli che potrebbero essere di loro interesse, senza autorizzazione preventiva, è da considerarsi spam? - Un'azienda di media grandezza ha una persona od un ufficio preposte alle assunzioni, ed il futuro di un'azienda risiede nella possibilità di assumere la persona più indicata quando ve ne fosse la necessità. Inviare a più aziende il proprio curriculum vitae all'indirizzo di email ritenuto più idoneo, senza autorizzazione preventiva, è da considerarsi spam?
- Inviare queste segnalazioni firmate (nome, cognome, indirizzo, telefono) è solo un segno di stupidità o può dimostrare che non esiste la volontà di fare spam ma solo una volontà seria di entrare in contatto?
Sinceramente, uso il punto 1 (con il punto 3) per segnalare le mie nuove briciole e fino ad oggi ho ricevuto solo ringraziamenti di portali contenti di poterle pubblicare (gratuitamente in cambio di un po' di visibilità).
Recentemente mi è successo anche di ricevere qualche risposta non soft e la cosa non è piacevole ed inizia a preoccuparmi.
Ho fatto il tutto in buona fede, ma la legge non ammette ignoranza.
Spero con il vostro contributo di trovare la retta via.
Da Briciole di accessibilità e webmarketing (net marketing) di Fabrizio Pivari