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b,d,p,q…

21/03/2005 23649 lettori
5 minuti
Non è un head-line, non uno studio di linguistica, ma soltanto segni, vera e propria semiotica. Se vogliamo anche medicina, psicologia e chi più ne ha, più ne metta, sì perché quello che ho potuto constatare di persona è la cosa più bella del mondo per una persona che ha come scopo la scoperta e soprattutto la comunicazione.
Perché b,d,p,q?
Per noi comuni “normali” e quindi mortali, potrebbero essere lettere o letterame, che dir si voglia, ma non sono solo questo. Immaginiamo di vedere al posto di queste consonanti una forchetta o un oggetto a vostra scelta. In qualsiasi posizione si metta l’oggetto assume la stessa identica forma e significato visto nella posizione originale. Sto parlando della dislessia.
I dislessici sono persone con un alto grado creativo ma nascoste in un certo senso, sì perché quando una persona va male a scuola o ha difficoltà a ricordarsi la tabellina del due, non si pensa nemmeno che possa essere dislessia. Io (Enrico Commisso) oltre a essere un art-director e a dirigere un’agenzia di pubblicità, sono un insegnante di break-dance e guarda caso insegno proprio ai bambini dislessici. Perché ho detto che diriggo un’agenzia di comunicazione? Perché è grazie alla comunicazione che ho potuto abbracciare questa realtà, fino ad ora sconosciuta, della comunicazione ascoltando una trasmissione radiofonica di Radio1Rai sulla comunicazione. E’ successo quasi per caso, una signora che gestisce una Onlus mi chiese di insegnare break-dance a questi bambini e non rifiutai. Dopo un po’ di lezioni, le mamme mi chiesero consigli per come guarire la dislessia e io, da comunicatore e conoscendo l’importanza del segno, dissi loro di ascoltare la suddetta trasmissione e così fecero. Dopo una settimana appena i bambini vennero felici, entusiasti della “cosa” a coniare aforismi, intonare jingle e con un entusiasmo tale da ballare per due ore break-dance perfino sulle mattonelle di cotto….
La storia di un genere, che superando le mode, è diventato un modo di essere.
Parliamo in questo intervento della break dance che, ormai, non è più un fenomeno nuovo sulla scena della street culture. Però merita ugualmente una riflessione e una valutazione su quello che il genere break rappresenta ora. E' vero che questo modo di esprimersi, attraverso il ritmo e la danza, ha dato vita a una serie di generi che hanno espanso il concetto dello street esportandolo poi in tutto il mondo. La break dance nasce nel ghetto delle metropoli americane. A idearla furono i giovani delle gang “nere”. Il breaking era un miscuglio di passi presi in prestito da altri modi espressivi e non solo. Un resoconto sulla cultura e la grande creatività afro americana. Una energia prorompente nata dal desiderio di riscatto sociale e ribellione che ha in seguito coinvolto le giovani generazioni in tutto il mondo e l'industria della musica, del cinema, della moda, etc. La storia parte dai discorsi pubblici di Martin Luter king e ai coraggiosi movimenti di protesta del popolo dei quartieri malfamati. In particolare il bronx, palestra di vita, di violenza ma anche di invenzioni folli che hanno dato seguito alle mode. La break serviva ai ragazzi delle gang, inizialmente, a muoversi e a ballare agli angoli delle strade. Fu una moda che, in seguito, fece un'altra strada. Una moda, quindi, che non morì lì.
La break-dance ha lo scopo di insegnare agli allievi le basi fondamentali del movimento danzato inteso come uno strumento finalizzato al miglioramento delle capacita generali dell'allievo. Il mio programma di insegnamento basato sul movimento è stato sviluppato considerando i differenti aspetti benefici che può offrire la break-dance dal punto di vista fisico-emotivo-mentale.

Benefici Fisici
Sviluppo dell'equilibrio.
Sviluppo dell'agilità'.
Sviluppo del linguaggio corporeo (non verbale).
Sviluppo della coordinazione.
Sviluppo della propriocettività.
Beneficio cardiovascolare.
Allineamento funzionale del capo, della colonna vertebrale, del cingolo scapolare, della cassa toracica, delle braccia, del bacino e di conseguenza dell'anca, del ginocchio e della caviglia.

Benefici Emotivi
Sviluppo della personalità.
Sviluppo della consapevolezza di se nello spazio e della sfera cinetica.
Aumento dell'autostima.
Aumento del senso di benessere e di rilassamento.
Sviluppo della capacità di socializzazione.
Sviluppo della solidarietà.

Benefici Mentali
Sviluppo della memoria sequenziale.
Sviluppo della concentrazione.
Sviluppo della sensibilità ritmica e della musicalità.
Consapevolezza della propria sfera cinetica e dello spazio circostante.
L'esatto allineamento delle diverse sezioni corporee è un obiettivo importantissimo da raggiungere:
· collo, spalle, torace
· bacino
· anca, ginocchio, caviglia.

E’ sempre importante offrire un prodotto piacevole e soddisfacente che lusinghi e non offenda, la musica, da non dimenticare, dà l’occasione di lasciare un segno corretto a chi osserva.
La comunicazione è alle porte… Chi le apre?
Enrico Commisso
Enrico Commisso

Nasce a Locri (Rc) e all'età di 11 anni si trasferisce a Roma dove comincia ad osservare la pubblicità un po' più da vicino. Frequenta l'ITC ma si accorge subito che non è per lui. Si trasferisce all'Itis dopo 2 anni di passeggiate per i corridoi della scuola, ma purtroppo non si sente a suo agio. Diplomatosi Si scrive (finalmente!!!) all'Istituto europeo di design in grafica dove si accorge quanto è bello in realtà studiare..... Comincia bene facendo il marchio per la Formazione e comunicazione interna Crt (Cassa di risparmio di Torino) e da quel momento le passa tutte, dalla stampa tipografica alle vere e proprie campagne e immagini coordinate. Ha lavorato per grandi aziende come la C.Cantini&C. gestendo i cataloghi aziendali con lavori di packaging; ha lavorato per BNL Eventi su Telethon e inviti locandine etc. per il film Seabiscuit (un mito senza tempo). In questo momento oltre a essere direttore creativo di uno studio di comunicazione, cerca lavoro in una vera e propria agenzia di comunicazione dove poter crescere e avere confronti e visto che la pubblicità è la sua passione. Nel 2005 fà qualche comparsa su Radio1Rai per parlare della comunicazione legata alla dislessia e iperattività e, in altre puntate, alcuni aforismi sulla comunicazione a "Il Comunicattivo" di Igor Righetti. Nello stesso periodo ha studiato ancora un po' al corso "Tecniche di comunicazione d'impresa" dove ha conosciuto professionisti come Gianfranco Virardi e Igor Righetti i quali si verificano personaggi molto importanti per la sua crescita professionale e conseguito il diploma con il massimo dei voti. Ha conseguito l'attestato di partecipazione ai laboratori di alta specializzazione di Igor Righetti con l'intervento di Gian Stefano Spoto al laboratorio "Comunicazione d'impresa e ufficio stampa".
Di solito lo si può rintracciare al 3471485661
oppure se siete con il dito sulla tastiera potete rintracciarlo su info@strategiacreativa.it.