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Zeitgeist …lo Spirito del tempo.

06/01/2006 10615 lettori
3 minuti

Zeitgeist …lo Spirito del tempo.

E’ buffo.
Molto buffo.

Certe volte ti succedono delle cose per cui ti viene da dire…”ma siete sicuri”? “ma proprio a me state parlando”?

A me una cosa così è successa due settimane fa.

Un giorno, mentre sto lavorando al mio pc che mi permette di stare in contatto con il mondo in quella strana partita che si gioca tutti i giorni sul campetto della vita, un giorno – dicevo – ricevo una strana mail….”Welcome ! Welcome to Zeitgeist 2005 ! We feel privileged, and I am personally vey grateful, to have convened top visionaries from the technology, media and advertising industries to join us in this exploration“...

Ora…

Che il mondo fosse un’esplorazione continua, io, Forrest, l’avevo capito da tempo.

Per quello mi avevano insegnato a correre.

E io correvo, correvo, correvo…

Ma che questi si sentissero “privilegiati” e “very grateful” di invitare uno come me ad una cosa che si chiamava “lo Spirito del Tempo”…beh…era buffo, no ?

Che poi lo Spirito del Tempo si sentisse a Palo Alto, in California, all’interno di quel tempio del sapere moderno, alternativo, visionario e libero che è l’Università di Stanford…beh…era carino, molto carino.

E poi questi signori erano gentili, mi dicevano che pagavano loro tutto il viaggio e l’albergo.

E a me viaggiare piaceva…soprattutto in quelle comode poltrone di business class ! ..ma non per la business class….ma perché ci si incontra tanta gente simpatica, e poi ci sono le hostess carine, e poi puoi scegliere tutti i film che vuoi…e non devi neanche pagarli !!!! Vero, ve lo giuro !….

Vabbè…torniamo a noi.

Ci sono andato.

In più…sentirmi chiamare all’interno dei “principali visionari della tecnologia,del media e dell’industria pubblicitaria “…beh…era un bel complimento !

Sono partito per l’esplorazione.

Siamo atterrati a S.Francisco in una bellissima giornata di sole, con la baia che splendeva, il Golden Gate che non poteva essere più “golden” di cos’, Fishermen’s wharf che ci faceva l’occhiolino…

Subito abbiamo capito che questi facevano sul serio . Ci hanno caricato – io e certi francesi che erano arrivati con me – su una limousine nera luuuuunga….ma luuuuuuuuunga…insomma da veri “visionari”.

Ci hanno portato a Palo Alto, in un bellissimo albergo….e sono piombato a letto anche perché anche se li’ erano le tre…per me era notte!

Mi sono svegliato alle sette…e sono sceso.

Il programma prevedeva una “open reception “ al “Stanford University’s Cantor Arts Center”, un posto bellissimo…c’erano più statue di Rodin li’ che in tutta Parigi !

A me piace Rodin…soprattutto la statua del “pensatore”, con il mento appoggiato sulla mano…mi fa proprio pensare…

Beh li’ ho incominciato a parlare con tanta gente, tutti “visionari”…americano, inglesi, francesi, giapponesi, indiani, africani, greci…tutti lì a parlare del senso del tempo.

E’ stato carino…c’era un sacco di sushi…e a me piace il sushi !

Poi tutti a letto.

La mattina dopo, sveglia presto e colazione sul campus dell Google University…ah sì, dimenticavo di dire che era Google che ci invitava, il più grande motore di ricerca al mondo, fondato da due ragazzini, Larry Page e Sergey Brin, che appunto a Stanford studiavano e qui hanno aperto il loro Campus.

Dopo il breakfast, siamo entrati in una sala.

E abbiamo cominciato.

Ce n’erano alcuni che avevano un microfono, e un quarto d’ora per dire delle cose…poi noi si discuteva e si metteva tutti i nostri pensieri e le nostre domande in una specie di “pentolone elettronico”, un “mega-blog” che era un sito aperto per l’evento, dove potevi scegliere idee, aggiungere cose, parlare a persone, fare domande.

Quelli che potevano parlare avevano nomi e titoli altisonanti, come Arthur Sulzberger, Chairman del New York Times, o Tom Rogers, CEO e President di TiVo, la prima vera televisione interattiva, o James Billington, Capo Bibliotecario del Congresso degli Stati Uniti d’America, la più grande e completa biblioteca del mondo….o ancora Barry Diller, Chairman della InterActive Corp., …o Jonathan Miller, CEO e Chairman di America Online ,…o Chris Anderson, Editor in Chief di Wired Magazine…David Bell, Co Chairman di Interpublic Group, Terry Semel, Chairman e CEO di Yahoo, Peter Chernin , President and COO di News Corp….insomma un bel po’ di testoline tutte riunite in questo bel salone con tanti video e tanti pc, uno per ciascuno di noi 300, su cui mettere le nostre idee.

E questo era aiutato da altre sollecitazioni, di autori di libri o report come Jeffrey Cole, Direttore del Center for The Digital Future, il più grande centro di ricerca su Internet ed i fenomeni digitali, di USC Annenberg, o John Kao, autore di Jamming e insegnante di Harward…è buffo …se in inglese dici il nome del suo libro e dici che è suo, viene fuori “Kao’s Jamming”!!! Il Caos di Jamming…

E poi James Surowiecki, autore di “the wisdom of crowds”, la saggezza dei molti…anch’io la penso così…è per quello che mi piace Internet…perche il libro spiega che se si è in tanti a dire la propria, a raccontare, a scegliere…statisticamente si sbaglia di meno….molto di meno !

E internet è così…tanti che parlano a tanti.

Beh…in tutto questo, alla fine della giornata, ci sono state alcune (poche ) domande che si potevano fare pubblicamente, dal microfono…forse dieci in tutto, scelte da Larry e Sergey tra quelle che avevamo messo dentro il “megablog”.

Ne hanno fatto alcune,e Larry e Sergey rispondevano…poi …pensate….per l’ultima hanno chiamato me! Di fronte a tutti questi Testoni….!

Vabbè…io non ho paura!…ho imparato a pescare i granchi con la mia barca, pensate se questi mi fanno paura !!!

Sono salito sul palco… e ho detto …:

Buongiorno. Intanto grazie per avermi invitato qui. Mi è molto piaciuto stare con voi e mangiare con voi. Volevo chiedervi una cosa….Ma se internet è un posto dove si capiscono le cose, dove si fanno le ricerche, dove si acquisisce esperienza che diventa conoscenza…se è così…io vorrei che ci mettessimo dentro una cosa: i racconti di mio nonno e mia nonna.

I nonni hanno una ricchezza speciale e importantissima…anzi due: Tempo ed Esperienza.

Ed hanno voglia di raccontarsi…solo…non hanno orecchie che li ascoltino.

E allora, prendiamo tutti i nipotini del mondo, che a loro sì piace navigare su Internet e sono dei draghi di tecnologia, e sediamoli mezz’ora al giorno al computer, con un nonno o una nonna in fianco che gli detta la sua vita, i suoi amori, le sue delusioni, i suoi errori….

Se uno , dieci, cento, un milione di nonni lo farà, avremo un gran Blog dell’esperienza del mondo, con gli orrori di Aushwitz di nonno Dirk, il ballo dei Vent’anni di nonna Amelie, la torta con le mele di nonna Greta, il viaggio dalla campagna a Shanghai di nonno Hua…tanti nonni , tante storie, tanta esperienza…forse chi li legge…sbaglierà di meno…ecco, volevo chiedere questo.

La sala era zitta.

Era l’ultima domanda.

Sergey si è alzato, mi ha preso sotto il braccio e ha detto solo:

Grazie.

Questa era l’ultima domanda.

Non c’è risposta a questa domanda…la risposta non si da. Si fa. La vedrete su Google.

Mah…vediamo come va…mi sembravano carini e gentili.

Staremo a vedere.

Io, per me, vi ricordo solo …che…

Stupido è…chi stupido fa.

Un abbraccio dal vostro Forrest Gump.