Come entrare in pubblicità
"Come entrare in pubblicita'" e' una delle domande piu' frequenti da parte di giovani studenti e altre persone variamente interessate alla pubblicita'.Per chi vuole fare il creativo, la strada e' relativamente facile:
occorre un po' di talento, un po' di umilta', un po' di tenacia.
I reparti creativi delle agenzie sono molto piu' aperti di quel che si creda.
Anche se i direttori creativi sono meno accessibili, telefonare per
ottenere un appuntamento almeno con un copy o un art senior e' relativamente facile ed e' comunque un inizio utile. Ovviamente non ci si puo' aspettare di essere assunti alla prima telefonata o al primo appuntamento.
- Quante telefonate devo fare?
Non c'e' ne' un minimo ne' un massimo. Chi scrive ha fatto almeno 50/60 appuntamenti, quando cercava lavoro in pubblicita' come copy nei primi anni '80, e quindi un numero almeno triplo di telefonate.
Luca Miniero, copywriter della McCann-Erickson di Roma e regista del film "Incantesimo napoletano", uscito nel 2002, dice di avere fatto almeno 80 appuntamenti. Quel che e' certo che un appuntamento difficilmente basta.
- Cosa devo far vedere?
I lavori e lavoretti migliori che hai fatto. Se non hai lavori
retribuiti (fare qualche lavoretto free-lance e' relativamente facile anche per chi e' totalmente agli inizi), puoi portare il meglio di quello che sai fare creativamente: racconti, illustrazioni, esercizi di scuola (soprattutto se hai fatto una scuola di comunicazione), rifacimenti di annunci veri, ecc. Piuttosto che portare troppa roba, porta poco ma il meglio. Cura anche la presentazione: copie stampate bene, fotocopie nitide, e cosi' via.
- Cosa devo chiedere?
Statisticamente la maggior parte delle persone che vedrai ti dira' che non puo' assumerti. Non abbatterti: le agenzie piu' grandi hanno in organico poche decine di creativi, per cui e' difficile che facciano piu' di qualche assunzione all'anno, figurati le piccole. Chiedi invece sempre due cose:
Quali consigli ti da' per migliorare il portfolio;
Da chi puo' mandarti per un altro colloquio.
In questo modo puoi migliorare la tua presentazione e continuare la catena di appuntamenti con una referenza, che non e' una raccomandazione, ma e' sempre utile.
- E' il caso di fare lavoretti free-lance?
Si'. Manifesta sempre la tua disponibilita' a fare lavoretti free-lance, eventualmente pattuendo un prezzo per l'utilizzo del lavoro e un rimborso spese piu' basso caso mai il lavoro non andasse bene. In questo modo arricchisci il portfolio, cominci a guadagnare, ed e' piu' facile entrare nel mercato del lavoro anche nel caso la tua ambizione sia l'assunzione a tempo pieno in una agenzia.
Evita comunque di fare lavori gratuiti. Se la condizione e' "se il lavoro va bene ti pago, se non va bene non ti pago" sii molto circospetto e guarda con sana sfiducia chi te lo propone. Una volta ci si puo' cascare, due no.
- Servono le raccomandazioni?
Per fare i creativi, no. Bene o male un creativo qualcosa di buono deve essere capace di produrlo, per cui essere figli di un senatore o andare a letto con il presidente dell'agenzia puo' servire, ma solo fino a un certo punto, e solo se l'agenzia puo' permettersi pesi morti. Diverso il discorso per gli account, dove effettivamente avere relazioni privilegiate aiuta e dove gli incapaci e' piu' facile barare.
E' molto utile invece fare networking, ovvero intessere una rete di relazioni personali: al momento di decidere un'assuzione, il giovane art gia' noto in agenzia perche' ha gia' fatto qualche lavoretto negli ultimi tre mesi e si e' fatto vedere in giro e' certamente favorito rispetto all'ultimo arrivato, a meno che non sia un genio (ma anche i geni hanno bisogno di tempo e imparare le tecniche per svilupparsi).