Screensaver, salva la tv!
Nello sterminato mare dell’offerta televisiva odierna è naufragata l’ipotesi di un palinsesto specificamente “recintato” per i più piccoli. I bambini e i ragazzi sono divenuti target strategici della televisione dei grandi, in tutte le ore del giorno e in particolare nel prime time, sono spettatori della TV catch all, generalista e adulta.
Da un lato troviamo alcuni programmi pomeridiani e serali in funzione e non a dimenticanza di un pubblico bambino come Saranno Famosi e Operazione Trionfo (dove è forte l’elemento fiabesco: il rospo che diventa principe) o Striscia la notizia (che piace perché parla ai grandi come se fossero bambini), dall’altro costatiamo il tramonto della vecchia TV dei ragazzi. Le uniche reti che si occupano della fascia bambini e ragazzi sono Rai Due, Rai Tre, Italia 1 e La 7 (solo nel weekend).
Se non ci si abbona alla pay tv per vedere Disney Channel, Rai Sat Ragazzi o Cartoon Network e si esclude la massiccia dose di cartoni, i programmi veri e propri si contano sulla punta delle dita: La Melevisione, Gt ragazzi e Screensaver su Rai Tre, Disney Club su Rai Due. Italia 1, il canale da sempre giovanilistico, ha abbandonato i programmi contenitore (Bim Bum Bam) per puntare su un’innumerevole serie di cartoni standardizzati made in Japan (uno per tutti i Pokemon) intervallati da messaggi promozionali e popolati da eroi che si possono desiderare e facilmente acquistare e su sit-com e telefilm americani ben collaudati (Due gemelle e un maggiordomo, Willy il principe di Bel Air, Beverly Hills 90210).
Screensaver è un programma che va in onda dal 28 ottobre 2002 dal lunedì al venerdì (salvo quando la puntata salta per far vedere le sedute del Parlamento…) su Rai Tre dalle 15.20 alle 15.55.
E’ dedicato agli under 18 e manda in onda film, corti, reportage, servizi giornalistici, cartoni animati creati, interpretati, montati da ragazzi e ragazze che trattano temi importanti in modo critico e appassionato (la violenza nel calcio, l’intolleranza verso i diversi, la solitudine dentro le mura domestiche, l’amicizia, l’abuso sui minori, l’educazione sessuale). Screensaver mette al centro le loro storie: parla di tematiche vicine ai ragazzi di cui pochi parlano davvero.
Il concept del programma è di “smontare” la scatola magica e vedere cosa c’è dietro e dentro e acquisire una capacità di scelta e fruizione più consapevole. Cercare di vedere la TV in modo attivo e critico e non passivo e stupido, non accontentarsi come gli adulti che dopo un estenuante zapping si sintonizzano sul meno peggio. I bambini e i ragazzi di oggi hanno avuto un precoce imprinting all’arte del bricolage tra le immagini del medium televisivo e sviluppano “naturalmente” la capacità di decifrare il linguaggio audiovisivo e il senso critico che permette loro di essere consumatori accorti e attenti. Hanno ben metabolizzato il loro rapporto con lo schermo, lo dominano e non ne sono dominati, ne controllano i codici tanto da ristrutturarli e rimontarli, sono attratti dai meccanismi, sono abituati alla simultaneità e al backstage delle cose.
Ma, salvare la TV da chi e da che cosa? (ascoltate la sigla-manifesto e capirete). Salvare la TV dalla TV, da tutto ciò che è finto, costruito, patinato, dalla banalità, dalla volgarità, dalla mancanza di idee, dell’appiattimento assoluto nei programmi. Da quella TV fatta di lacrime e sentimenti a buon prezzo che si prostra alla auditel, da format precotti con il giochino a premi e il divo di turno, dai contenitori grossolani e volgari. E se gli adulti continuano a reiterare i soliti vecchi schemi, lo sguardo curioso e ironico dei più piccoli può salvare la TV, anche quella dei grandi.
La TV in sé per i più piccoli non fa bene e non fa male, ma, come il resto, può causare indigestione se ne ingurgiti grandi quantità. Quello che fa male è non parlare della TV con gli amici, la famiglia, la scuola. Se ne parli acquisisci un approccio distaccato e critico. Invece di demonizzare senza sosta la TV dovremmo ricordarci che dai media viene una spinta formidabile alla socializzazione, alla formazione e anche alla concezione del mondo e del tempo e che la TV dovrebbe essere guardata con attenzione ironica, con la capacità di stupirsi e di leggere tra le righe e sopratutto con la capacità di spegnerla. E se è difficile spegnerla meglio che i ragazzi la conoscano e acquisiscano gli strumenti per interpretarla.