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Sistema pubblicitario in rivoluzione

23/04/2007 29420 lettori
4 minuti

SISTEMA PUBBLICITARIO IN RIVOLUZIONE

Google cambia il modo di fare pubblicità in tv

Quasi un decennio è trascorso da quando, nel 1998, Google Inc, motore di ricerca ideato da due poco più che ventenni (Larry Page e Sergey Brin), ha ufficialmente aperto i battenti.

E di cambiamenti e di progressi, in questo arco temporale, se ne sono visti diversi.

Ma, come sappiamo e come tutta la storia ci insegna, l’andare avanti, l’inventare nuovi scenari, scoprire nuove idee è connaturato nell’uomo, instancabile animale “fiutatore”, che nel mondo virtuale ha trovato la sua massima rappresentazione.

E Google, in questi anni, è risultato lo strumento migliore di sperimentazione.

Un’idea nata così, dal nulla, a due giovani studenti californiani, con il desiderio di migliorare i risultati di ricerca attinenti alla stringa inserita (frase o parola), che si è trasformato nel tempo, ampliando i suoi servizi, diventando calendario per i nostri impegni, applicazione di posta elettronica, foglio di calcolo, traduttore automatico, fino a potente sistema pubblicitario.

Proprio da quest’ultimo ramo “googleiano” che altre trasformazioni stanno prendendo piede.

Primo sistema organizzato per il “web advertising”, Google, oggi, entra nel settore della pubblicità televisiva. Un notevole salto di qualità, fatto però a piccoli passi graduali: infatti, solo poco tempo fa (20/03) Google aveva annunciato l’acquisto, intorno ai 20 milioni di dollari (cifra, però, non confermata ufficialmente, ma derivante da stime valutative), di Adscape, la concessionaria di pubblicità da inserire negli scenari dei videogames.

Ed ecco arrivare il “colpo di genio” dello scorso 3 aprile: Google e EchoStar Communications , emittente satellitare americana, si alleano siglando un accordo per la creazione di un sistema automatizzato di acquisto, vendita, consegna e misurazione dell’efficacia degli spot tv che vengono trasmessi sul network di 125 canali di EchoStar.

L’idea di Google è a dir poco rivoluzionaria e possibile grazie alla realizzazione di “Tv Ads” , un progetto che vede l’utilizzo di strumenti appositamente realizzati per monitorare gli ascolti dei singoli spot e una gestione online automatizzata delle campagne.

Andando nel dettaglio, per tentare di semplificare il progetto, “Tv Ads”, attraverso i più recenti sviluppi nelle tecnologie set-top-box, è in grado di sapere quante volte un messaggio pubblicitario è stato visto e se è stato seguito fino al termine.

Tutto ciò è rivoluzionario e altamente vantaggioso su tre fronti.

Il primo riguarda il telespettatore, che è messo, così, al centro degli interessi delle campagne pubblicitarie, poiché, attraverso questo sistema di monitoraggio, si cercano di capire i suoi gusti, le sue preferenze per poi realizzare un messaggio pubblicitario efficace e in sintonia con lo spettatore stesso.

Sul secondo fronte, “Tv Ads” si propone di aumentare il numero degli inserzionisti, aumentando la portata e il potere “visuale” del mezzo televisivo, aiutando, di conseguenza, le trasmissioni televisive a realizzare maggiori introiti grazie a pubblicità più mirate e a inserzionisti sempre più numerosi.

Il terzo vantaggio riguarda gli inserzionisti veri e propri. “Tv Ads”, infatti, permetterà di realizzare un’automatizzazione dell’intero processo di realizzazione di una campagna pubblicitaria: dalla pianificazione della campagna stessa all’invio, dalla messa in onda degli spot al resoconto finale sulla loro efficacia. Inoltre, le pubblicità potranno essere acquistate utilizzando l'“auction model” attraverso un’interfaccia online già normalmente familiare alle agenzie e agli operatori. Agli inserzionisti verranno fornite dettagliate informazioni riguardanti il pubblico di ciascuno spot appena 24 ore dopo la messa in onda.

Il prezzo è calcolato su base CPM (tariffa pagata da un inserzionista affinché un sito visualizzi il suo banner mille volte). Grazie a tale processo automatizzato e fruibile online, gli inserzionisti possono pianificare in maniera efficiente l'intera campagna pubblicitaria, con proiezioni anche sull'intera annata. Il sistema adottato permette inoltre una grande flessibilità, infatti, qualunque cambiamento nella propria campagna promozionale può essere eseguito in maniera semplice e veloce.

Il modo di vendere la pubblicità cambia così in modo del tutto radicale.

L’obiettivo di Google è quello di fare per i media tradizionali quello che ha fatto solo 9 anni fa per il Web: creando un sistema di misurazione dell’efficienza della pubblicità, rivoluzionerà il settore e stabilirà un nuovo standard.

Obiettivo che non lascerà, certo, indifferenti le aziende già operanti nel settore, visto anche il numero elevato di abbonati a EchoStar, oltre 13 milioni.

Una sfida non molto facile da vincere, perché in gioco ci sono ben 70 miliardi di dollari generati ogni anno dal settore pubblicitario e i giganti che operano in questo mercato, vedi solo TimeWarner, Comcast e Cox, non staranno di certo a guardare con “le mani in mano”.

La sfida si preannuncia ardua…

Noi intanto possiamo o “godere” del fatto di trovare in televisione pubblicità cucite su misura, oppure, chiederci quanto possa far bene al telespettatore (senza il quale è giusto ricordare che forse la televisione non avrebbe così tanta rilevanza nella vita quotidiana!) questa frenetica ricerca verso la “pubblicità perfetta”…

Federica Palmisano
Federica Palmisano

Ciao, sono Federica ho 22 anni. Laureanda nel c.d.l. in Scienze della Comunicazione all'Università di Bologna, ma nata e cresciuta nelle aspre terre del Tavoliere Pugliese. Amo follemente carta e penna...ma devo adeguarmi anche all'evoluzione della tecnologia ed è per questo che parto con Comunìtàzione per arrivare...spero..lontano....
Prima di Comunitazione ho fatto tante cose, tranne che scrivere "sul serio"...con la speranza che questa volta ci siamo....