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Gli iPhones sono buoni canali per investire in pubblicità?

08/06/2009 14639 lettori
5 minuti

Gli iPhones sono buoni canali per investire in pubblicità?

 

Chi legge il mio blog può immaginare come il tema dell’internet mobile mi stia particolarmente a cuore, perché ritengo che su di esso ci sono margini di sviluppo molto rilevanti.

 Questa riflessione vale non solo per ideare e sviluppare strategie di mobile marketing, ma anche per offrire sul mercato servizi di georeferenziazione compatibili con i nuovi smartphone dotati di interfaccia GPS.

Oggi mi concentro sull’iPhone. Sappiamo ovviamente tutti cosa sia e come funzioni, ma sappiamo ancora poco se questo sia uno strumento adatto a rendere profittevoli le attività di comunicazione pubblicitaria.

In particolare, una ricerca pubblicata da eMarketer il 26 maggio 2009 afferma che gli utenti dell’iPhone tendono ad essere più reattivi ai messaggi pubblicitari rispetto a coloro che utilizzano smartphone di altre società.

La ricerca evidenzia come i messaggi pubblicitari veicolati sull’iPhone siano più efficaci (realizzino, cioè, una redemption maggiore) rispetto a chi utilizza un cellulare diverso. In particolare, la redemption sembra essere più alta per tutti i tipi di messaggi utilizzati: SMS, MMS, immagini o video trasmessi tramite bluetooth, ecc.

Sarà forse merito dell’entusiasmo generato dal successo delle interfacce touch-screen, ora presenti anche sul BlackBerry Storm, sui nuovi Palm eccetera eccetera……

 C’è da dire, tuttavia, che gli iPhone non sono ancora così diffusi presso il pubblico. Negli Stati Uniti, ad esempio, Nielsen stima che solo il 5,9% degli utenti di telefonia mobile sia entrato in possesso di questo smartphone nell’ultimo trimestre del 2008.

 Si tratta di numeri che sono destinati a crescere; c’è tuttavia da notare come, secondo una ricerca commissionata da Skype e condotta da Zogby International, il Blackberry continui ad essere primo nell’indice di gradimento tra gli utenti di smartphone (35%), seguito dall’iPhone (26,4%) e dal Palm Treo (11,3%).

 Infine, sempre restando ai numeri e ai dati (sempre fondamentali per chi si occupa di marketing strategico e comunicazione), la Rubicon Consulting afferma che i possessori di iPhone sono prevalentemente giovani sotto i 30 anni, molto esperti di tecnologia e propensi ad acquistare gadget e programmi per il loro telefonino sugli store online.

 

 Tornando alla domanda iniziale, ritengo che gli iPhone possano essere un buon canale per fare comunicazione pubblicitaria, purché questa rientri in una strategia di pianificazione integrata che preveda ovviamente l’uso concomitante di altri mezzi.
Alessandro Prunesti
Alessandro Prunesti

Sono nato a Roma il 30 maggio 1979, città nella quale vivo e lavoro. Nel 2004 ho conseguito la Laurea in Scienze della Comunicazione Istituzionale e d’impresa e nel 2005 mi sono specializzato con un Master Universitario in Economia e Gestione dello Sport presso la facoltà di Economia dell’università di Tor Vergata.

Sin dai tempi dell’università svolgo attività di consulenza e di ricerca nel campo della comunicazione d’impresa e del marketing, con particolare attenzione al mondo delle nuove tecnologie digitali,dello sport business e dei social media.

Ho incarichi nel settore della docenza e della formazione all’università La Sapienza e presso l’Università Europea di Roma.

Sono inoltre membro del Comitato Operativo del Geographic Research and Application Laboratory, dove mi impegno nello studio del rapporto tra comunicazione e geografia.

Partecipo all’organizzazione di eventi, oltre che a seminari e corsi di formazione in qualità di relatore o docente.

Mi piacciono la Formula Uno, l'astronomia e le uscite con gli amici :-)