I social media al servizio dell'Enterprise 2.0
Negli ultimi mesi si moltiplicano gli eventi e i seminari che presentano e approfondiscono le attività legate all’utilizzo degli strumenti web 2.0 all’interno delle aziende. Si tratta degli argomenti che più mi interessano attualmente e sui quali sto concentrando la mia attività editoriale.
I social network e più in generale i social media possono essere molto utili, se utilizzati in maniera appropriata e consapevole, sia per le attività di marketing e comunicazione rivolte all’esterno del mercato (argomento trattato nel mio “Social media e comunicazione di marketing”), ma anche per favorire i processi interni di condivisione delle informazioni tra i collaboratori dell’azienda, la rete di vendita e i soggetti esterni a questa relazionati (argomento presentato in “Nuvole di byte”).
Questi nuovi strumenti, utili ad organizzare e strutturare in maniera partecipativa la comunicazione aziendale (sia interna che esterna) possono offrire numerosi vantaggi sia alle grandi aziende che alle piccole e medie imprese italiane. Ed è proprio su queste che voglio concentrare la mia attenzione.
Mentre le grandi aziende dispongono di budget che consentono loro di puntare a piattaforme di condivisione come ad esempio quella offerta da Microsoft, le PMI (e cioè, le piccole e medie imprese italiane, spesso a conduzione familiare) possono utilizzare i social media già disponibili online gratuitamente per iniziare la loro attività di comunicazione di tipo “2.0”.
Dal punto di vista della comunicazione di marketing, la creazione di una fan page aziendale o di prodotto su Facebook, magari collegata ad un sito web creato con un CMS come Wordpress, arricchita da foto e/o video caricati su YouTube, può accrescere l’interesse delle persone nei confronti del marchio, del prodotto, del servizio o dell’evento comunicato dall’azienda. Contenuti interessanti (considerati cioè divertenti o comunque di buon valore informativo) hanno una buona predisposizione ad essere condivisi online, viralizzando in questo modo il contenuto che è stato comunicato inizialmente.
Dal punto di vista della comunicazione interna, l’uso degli strumenti del web 2.0 può favorire la condivisione delle informazioni e dei documenti di lavoro, snellendo i processi aziendali.
Ad esempio, in un social network interno all’azienda può essere presente un’area di lavoro condivisa dove archiviare e modificare direttamente online i documenti; vi può essere un blog o una bacheca comune dove chiunque può fornire ai propri colleghi appunti o spunti interessanti per migliorare l’attività di business, nonché un servizio di mail o messaggistica interna, in maniera simile alla struttura dei più conosciuti, diffusi (e gratuiti) social network che molti di noi usano abitualmente.
Per iniziare questo tipo di attività non c’è necessariamente bisogno di investire grandi risorse monetarie. I responsabili delle PMI possono iniziare a socializzare con la filosofia partecipativa dell’enterprise 2.0 sperimentando l’uso degli strumenti gratuiti già disponibili online. Ad esempio, utilizzando Google Documenti per condividere online i file di lavoro, o creando un gruppo chiuso su Facebook da utilizzare come spazio condiviso dove raccogliere e condividere materiale e discussioni dei propri collaboratori. Tutto questo può essere fatto sin da subito, ovviamente con la precauzione di non inserire all’interno di questi spazi (che, meglio ricordarlo, tra l’altro sono esterni al server aziendali) documenti riservati contenenti password o dati personali che non dovrebbero essere condivisi o distribuiti al di fuori della propria azienda.
Il vantaggio principale di questo nuovo tipo di concepire le attività di impresa si esplica nella creazione di un canale di relazione innovativo sia tra le persone che lavorano all’interno dell’azienda, sia nei confronti dei soggetti esterni presenti sul mercato, siano essi clienti, fornitori o soggetti della pubblica amministrazione. Proprio la pubblica amministrazione inizia a contribuire alle attività di trasparenza con l’avvio dei processi di archiviazione documentale digitalizzata e l’utilizzo della posta elettronica certificata, strumenti innovativi che anche le aziende private dovrebbero iniziare a fare propri.