P.A. parlami chiaro!
“Con la presente, secondo il comma 1 dell’art. 2003 della Legge 0000 si invita la SV a ottemperare all’oblazione, come da precedente comunicazione prot. N. ecc ecc ”.Quante lettere e comunicazioni simili abbiamo letto nella nostra vita di cittadini, utenti e contribuenti?
Comunicazioni incomprensibili che molto spesso devono essere letteralmente tradotte dal comune cittadino italiano e spiegate passo passo al cittadino extracomunitario.
Finalmente la Pubblica amministrazione si è resa conto, in questi ultimissimi anni, che il linguaggio oscuro ed eccessivamente tecnicistico è causa di ritardi e costi per la stessa amministrazione.
Nell’ultimo
decennio infatti, per opera del Dipartimento della Funzione Pubblica, si è
attivato un processo che va di pari passo con lo sforzo delle PA di essere user
friendly - letteralmente PA amiche
dell’utente.
Un processo basato su riforme, leggi e comportamenti che, a
partire dai primi anni ’90 hanno dato vita ad un nuovo modo di rapportarsi con
i cittadini attraverso la semplificazione del linguaggio amministrativo.
Le
burocratiche e oscure amministrazioni di qualche decennio fa, che non riuscivano
a comunicare e dunque a farsi capire dai propri utenti, non solo erano enti
estranei ai propri cittadini ma spesso erano viste con ostilità da parte di un
cittadino che nell’oscurità di quei linguaggi si vedeva negare i propri
diritti e la possibilità di partecipare alla vita amministrativa.
Semplificare il linguaggio, favorire la partecipazione, informare, sono sono alcuni degli obiettivi da perseguire per applicare quanto recita l’art. 3 della Costituzione Italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Ma
quali strumenti sta adottando la Pubblica amministrazione per “parlare
chiaro” ai suoi cittadini? Risale
a febbraio 1999, l’ultima stampa del “Manuale
di stile – Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni
pubbliche” ed. Il Mulino -a
cura di Alfredo Fioritto.
Per la prima volta, attraverso il manuale, viene offerto, alla pubbliche
amministrazioni, uno strumento pratico e di facile uso per rendere chiaro e
semplice il linguaggio burocratico. Uno
strumento di consultazione per migliorare la comunicazione tra i cittadini e
l'amministrazione. Il
4 giugno del 2002, l’allora ministro del Dipartimento della Funzione Pubblica,
Franco Frattini, presenta in conferenza stampa, il progetto “CHIARO”
, un vero e proprio servizio on-line per la semplificazione del linguaggio
amministrativo.
CHIARO
ha infatti un sito interattivo tra le sue prime caratteristiche, dove è
possibile raccogliere materiali, spunti di lavoro e opportunità per tutti gli
operatori pubblici che desiderino approfondire il tema della semplificazione e
mettersi alla prova sottoponendo i loro documenti ad una disanima che li renda
il più possibile chiari e leggibili. Importante opportunità infatti è data
dal servizio di consulenza
on-line, completamente gratuito, che il Dipartimento fornisce per la
riscrittura dei documenti, scrivendo a chiaro@funzionepubblica.it
Dopo che la Funzione Pubblica ha aperto la strada, altre amministrazioni, anche
a livello locale, hanno messo in cantiere progetti che mirano alla
semplificazione del linguaggio. Tra
questi brevemente cito: le trenta
regole di Michele Cortellazzo e Federica Pellegrino, progetto del comune di
Padova, il progetto
per la semplificazione della modulistica del Comune di Carpi, ottimo anche
il glossario
e le dieci
regole messe a disposizione degli operatori URP dalla regione Emilia
Romagna, e i quaderni
di semplificazione del comune di Trento e infine di recentissima
pubblicazione "Il
Manuale di scrittura amministrativa" pubblicato dall'Agenzia delle
Entrate realizzato per tradurre in pratica quotidiana le politiche di assistenza
e di cura del contribuente.