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Le Pmi italiane e la comunicazione

31/01/2004 8571 lettori
5 minuti



Articolo tratto dal sito Connecting-Managers©

Le Piccole e Medie Imprese (convenzionalmente quelle con meno di 500 dipendenti) in Italia sono il tipo d'azienda più diffuso e più rilevante a livello di produttività e fatturato.
Qual è l'atteggiamento di queste imprese rispetto alla comunicazione?

Secondo un recente sondaggio Tns-Abacus per Unicom la propensione delle aziende italiane verso la comunicazione è ancora davvero modesta, specie se confrontata agli investimenti in materia che si fanno nel resto d'Europa.
Difatti se l'84% delle aziende in campione asserisce spontaneamente di comunicare (89% su sollecito) in realtà quest'attività resta considerata sostanzialmente opzionale, dato che l'84% di loro non possiede una struttura interna dedicata alla comunicazione, che viene quindi svolta da persone che hanno anche altre mansioni o è data in outsourcing a professionisti.

Anche nel secondo caso poi resta un certo grado di diffidenza, soprattutto a livello di delega delle funzioni strategiche (l'80% del campione individua nella dirigenza i decision makers nelle questioni di comunicazione), mentre maggiore spazio è dato ai produttori vari (grafici, case di produzione e simili).

Un altro aspetto decisamente poco positivo poi si può rintracciare nella carenza di pianificazione, infatti il 78% del campione affronta "volta per volta" i problemi di comunicazione che si presentano e solo il 33% ha un budget dedicato.
All'interno di questi ultimi casi inoltre il 10% definisce gli investimenti sulla base di un piano di marketing, mentre per il resto prevalgono quelli che si basano sul dato dell'anno precedente (12%) o in percentuale sul fatturato (9%).
In sostanza in Italia dunque  si investono in media in comunicazione 21 euro pro capite, contro i 280 dell'Inghilterra e i 346 della Svizzera.

Rispetto ai mezzi viene molto considerato il marketing one-to-one, con Fiere (24%), Direct Marketing (17%) e PR (intese in senso lato, 10%), accompagnati un po' a sorpresa dal sito Internet aziendale (18%), con uno sviluppo però molto modesto (sito-vetrina) e che quindi è spesso fonte di delusione rispetto alle grandi aspettative di cui è caricato.
Molto ambita sarebbe anche la televisione a livello nazionale, che però ha costi di pianificazione pubblicitaria che restano ampiamente fuori budget per la maggior parte delle PMI.
Infine l'atteggiamento verso l'Advertising in genere è critico, poiché le aspettative sono elevate e le delusioni facili, senza contare poi che solo il 20% del campione fa delle verifiche di efficacia dei messaggi.

Il quadro dunque non sembra essere roseo.
Tuttavia nelle conclusioni della ricerca si mette in evidenza come la sensibilità verso la comunicazione sia comunque in aumento, così come c'è una crescente richiesta di professionalità, in opposizione alle delusioni del "fai da te" del passato.
Le PMI quindi ricercano dei comunicatori di fiducia, meglio se a carattere medio-piccolo e locale, in grado di offrire un servizio integrato e client oriented.
A questo punto la condizione fondamentale è che questa ricerca incontri degli esperti capaci, in grado anche di migliorare la cultura e l'orientamento aziendale verso la comunicazione.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.