Se ti faccio lo spoof, diventi Silvio Luigi Marra o Alfonso Berlusconi?
Se ne è fatto un gran parlare sulla rete e da qualche giorno anche sulle reti tv e sui giornali.
E' di oggi l'articolo di Aldo Grasso dal titolo: Lo spot super kitsch della Arcuri Capolavoro di promozione libraria
Ci troviamo di fronte a un capolavoro assoluto e impossibile di bellezza e inespressività, un esempio involontario di kitsch, di camp e di trash, un brutto non intenzionale ma che poggia sul candore con cui è stato messo in opera l'artificio.
Questo per Alfonso Luigi Marra, sarà la presenza dell'avvenente Arcuri, o per la prorompenza degli orari della pianificazione pubblicitaria, o perché tanto d'altro non c'è più da discutere, ma ormai questo spot è sulla bocca di tutti.
Sarà l'amara legge del mercato a dire a noi professionisti della comunicazione se la regola "l'importante è che se ne parli" è ancora oggi così valida oppure, finalmente il consumatore ci mette il cervello e... quindi se se ne parla, ma non ne val la pena, decide diversamente...
Qui, i pubblicitari (ma son stati chiamati in causa dei pubblicitari per realizzare questo spot?) hanno inventato un copy fantastico, azzerato la partecipazione dello spettatore e sperano esclusivamente nella presenza del testimonial...
Ma sarà lo stesso Alfonso Luigi Marra a difendere lo spot
«A coloro che, in questa cultura degli orifizi e delle strullate, si sperticano a definire lo spot di Arcuri il più brutto possibile, si può solo rispondere che la gelosia è il più umano dei sentimenti». Il cammino della nostra civiltà passa anche per «la cultura degli orifizi»
Nel frattampo si sprecano gli Spoof, primo fra tutti quello di UserFarm — TheBlogTV
oppure più leggeri, come questo di CarloPavanOC
Operazione completamente al contrario invece è stata realizzata nel caso della famosissima storia delle due ragazze intervistate sulle spiaggie di Ostia
che viene utilizzata dalla Treccani per giocare e scherzare col proprio pubblico:
tu cosa ne pensi?