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Università di Torino: congedo maternità anche ai precari

15/03/2004 15333 lettori
5 minuti

Decisione storica quella dell'Università di Torino: su proposta del Comitato delle Pari Opportunità, l'Università di Torino è la prima amministrazione in Italia che ha deciso di garantire il diritto alla maternità e alla paternità a tutti i suoi lavoratori, inclusi i lavoratori atipici.


Agli assunti con contratto atipico, ai borsisti, ai dottorandi, ai posti-dottorandi e agli assegnisti, a chiunque abbia un rapporto di lavoro regolato da una collaborazione ex-coordinata e continuativa o da un contratto a tempo  determinato verrà riconosciuto il congedo post-obbligatorio.
Il Rettore,il Prof. Rinaldo Bertolino ha voluto simbolicamente sottoscrivere la circolare (n. 24 del 8 marzo 2004) che ha lo scopo di dare ai/alle giovani genitori/genitrici le stesse possibilità di cura e assistenza di figli/e che sono garantite agli altri lavoratori.


La sempre maggiore diffusione tra i/le giovani di contratti diversi da quelli a tempo indeterminato fa sì che sovente uno dei due genitori, quasi sempre la madre, rinunci alla possibilità di lavoro o di carriera per occuparsi di figli, soprattutto nelle situazioni di emergenza o nei primi mesi di vita del bambino/a. In tempi recenti il ridimensionamento dei servizi all’infanzia ha reso questo problema ancor più cogente.

ecco i Punti salienti della circolare n. 24 firmata in data 8 marzo 2004 dal Rettore dell’Università di Torino:

  • per tutte le tipologie di contratto non rientranti nel rapporto di lavoro subordinato, in aggiunta alle ipotesi di eventuale congedo per maternità, qualora sussistano situazioni legate alle esigenze di cura e assistenza di figli minori fino a tre anni di età, i Presidi di Facoltà e i Direttori di Dipartimento sono invitati a voler concedere la sospensione del contratto, senza oneri a carico dell’amministrazione;
  • la proroga non può eccedere i 180 giorni, tranne che sussistano disposizioni del contratto individuale più favorevoli;
  • le modalità di recupero al termine di scadenza del rapporto dovranno essere concordate con la struttura di riferimento;
  • Qualora, per concedere la sospensione, sussistano impedimenti che ostino il regolare svolgimento delle attività di formazione o di ricerca o, più in generale, la realizzazione del progetto, il/la richiedente potrà rivolgersi, per il tramite dell’Ufficio del Personale, al Comitato Pari Opportunità per valutarne le ragioni, insieme ai responsabili del progetto.
Marina Mancini
Marina Mancini

Sono una giornalista pubblicista, responsabile dell'ufficio stampa del Comune di Bagheria PA.
Direttore del periodico comunale "Comune in…forma" e responsabile sito web istituzionale www.comune.bagheria.pa.it

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questo è il mio blog: Comunic@rePA