Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

IMPRESE-Appalti pubblici: 8% Pil e gli occupati sono 1,5 mln

15/06/2011 6649 lettori
5 minuti

L'elaborazione dei dati, anche di importo inferiore alla soglia di 150mila euro, mostra che il mercato degli appalti pubblici vale complessivamente circa 102 miliardi di euro annui, pari all'8% del Pil, e occupa quasi 1,5 milioni di persone. Così il presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, Giuseppe Brienza, ha illustrato, nella sua relazione all'assemblea annuale, il valore degli appalti pubblici in Italia spiegando che ''nel 2010 si è registrata - ha affermato - una consistente crescita della domanda complessiva. La domanda di contratti pubblici, di importo superiore a 150mila euro, ammonta a 87 miliardi di euro e presenta un incremento del 9,6% rispetto all'anno precedente''. Questa crescita, tuttavia, ''non risulta effettiva - ha spiegato ancora - poiché va tenuto conto della particolare circostanza che ha caratterizzato il settore degli appalti nel 2010. Infatti, a seguito dell'entrata in vigore della legge sulla tracciabilità dei flussi finanziari si è riscontrato un notevole aumento del numero di stazioni appaltanti registratesi all'Osservatorio dei contratti pubblici per la richiesta di Codici Identificativi di Gara (Cig). Sono, infatti, circa 1.500, pari al 12% del totale, le stazioni appaltanti che, per la prima volta, hanno richiesto un Cig nel 2010''.

La domanda complessiva ''risulta attivata per tre quarti nell'ambito dei settori ordinari - ha sottolineato presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici - e per la restante parte nei settori speciali, mentre rispetto alla tipologia contrattuale il 35% dell'ammontare complessivo ha riguardato affidamenti di lavori, il 37% affidamenti di servizi ed il 27% acquisizione di beni. La performance complessiva degli appalti - ha aggiunto - è strettamente connessa al comportamento delle stazioni appaltanti e delle imprese nonché degli enti coinvolti ai fini del rilascio di certificati, nulla osta ed autorizzazioni in genere''. Secondo Brienza, ''le stazioni appaltanti mostrano una scarsa capacità di gestione degli appalti pubblici che spesso porta ad un prolungamento dei tempi di realizzazione dei lavori nonche' ad inasprire il livello di contenzioso, già rilevante in condizioni normali'' auspicando ''modalità di comportamento efficienti ed efficaci delle stazioni appaltanti al fine del corretto affidamento dei contratti e di una loro corretta esecuzione: tali modalità richiedono la preventiva conoscenza dei meccanismi utilizzati nelle procedure espletate per poi consentire di adottare i necessari correttivi. E' questo il motivo per cui l'Autorità nel 2010 ha messo a disposizione dei sindaci dei principali Comuni italiani le informazioni sugli appalti espletati''.

Rispetto al 2009, si registra un aumento percentuale del settore dei servizi, a fronte di una diminuzione del settore dei lavori. Tale andamento è in linea anche con il trend europeo che, includendo anche i dati dei Paesi dello Spazio Ue, si attesta al 40% per i lavori, al 35% per i servizi ed al 25% per le forniture. "Il mercato dei contratti pubblici - ha rilevato il presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici - pur essendo un settore economico al quale l'interesse del legislatore è spesso rivolto attraverso il susseguirsi di diversi interventi normativi, presenta tuttavia ancora numerose criticità consistenti principalmente in uno scarso livello concorrenziale, un'eccessiva litigiosità dei soggetti coinvolti, una sproporzionata durata dell'esecuzione dei contratti, nonché un frequente e immotivato ricorso a varianti che provocano un sensibile aumento dei costi contrattuali''. Secondo Brienza, ''il tendenziale aumento al ricorso alle procedure negoziate registrate nel 2009 nei lavori è stato confermato anche nel 2010. I dati dell'Osservatorio sui contratti di importo superiore a 150mila euro indicano che circa il 30% del numero di tali contratti viene affidato senza gara ed il 28% del loro valore complessivo è affidato con procedura negoziata. Quest'ultima percentuale, che con riferimento all'importo complessivo di 102 miliardi corrisponde a 28,56 miliardi di euro, nel periodo compreso tra il 2008 ed il 2010 è aumentata del 6,5%''. Più dettagliatamente, i dati rilevano che la realizzazione dei contratti affidati con procedura negoziata è concentrata solo su 5.400 imprese su un totale di circa 50mila imprese che hanno partecipato nel 2010 alle gare di lavori (27.000), servizi (15.000) e forniture (8.000). Di queste 5.400 imprese, 1.400, tra l'altro, risultano affidatarie del 50% di tutte le trattative private. In altri termini, il 10% delle imprese ha ottenuto affidamenti per circa il 28% del mercato degli appalti pubblici (28,56 miliardi di euro), mentre il 72% del mercato (73,44 miliardi di euro) risulta ripartito tra il rimanente 90% delle imprese, vale a dire tra la quasi totalità.

Inoltre, sono circa 5mila le imprese pubbliche che non applicano il Codice dei contratti pubblici: infatti ''dall'analisi dei dati trasmessi all'Osservatorio è emerso che più di 5mila soggetti, pari al 68%, su un totale di circa 7.300 rientranti in tale tipologia, pur essendo tenuti all'applicazione della normativa sugli appalti, disattendevano sistematicamente le relative disposizioni, compresi gli obblighi di comunicazione. L'accertamento del fenomeno - ha affermato Brienza - ha evidenziato che gli appalti attualmente sottratti alla concorrenza ammontano a 1,2 miliardi di euro annui''.

Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

L’importanza della comunicazione richiede a tutte le imprese una rivalutazione del modo di comunicare, sia verso l’esterno (marketing, pubbliche relazioni, servizi ai clienti), sia verso l’interno (organizzazione, supporto produttivo, supporto decisionale).

La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.