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Cultura per tutti, cultura aperta a tutti.

31/08/2011 7001 lettori
5 minuti

 

 

 

 

La disponibilità di nuove possibilità tecniche cambia non solo il modo, ma anche il senso di un’azione che è portata ad assorbire, con unico criterio di sé, quello dell’efficacia e della performance.

È, infatti, la stessa disponibilità dei mezzi cui si può avere accesso che cambia il senso delle nostre azioni, laddove – dal punto di vista dei fini da perseguire e dell’aumento della liberta di scopo – un’eventuale rinuncia dell’utilizzo di tutti i mezzi disponibili è logicamente assurda. L’utilizzo dei materiali disponibili è visto come la «naturale» valorizzazione di una conoscenza liberamente e immediatamente disponibile.

Da questo punto di vista, il criterio secondo il quale «conta solo ciò che è farina del proprio sacco» suona obsoleto. In conformità a questa considerazione, lo sfruttamento sistematico d’internet permette a molti di scrivere in poco tempo brevi dissertazioni interessanti, salvo il fatto che sono quasi per intero mere riproduzioni. Il punto é che, se si accetta l’idea per cui, nella società dell’intelligenza collettiva, non conta tanto quello che sappiamo come singoli individui, quanto ciò a cui possiamo avere accesso navigando sulla rete, allora ne consegue la crescente irrilevanza e il tendenziale abbandono delle pratiche del pensiero e della conoscenza che passano attraverso la meditazione per un’interiorizzazione critica della conoscenza.

Come Weber ha insegnato, la vita sociale è possibile perché si definiscono dei modi attraverso cui l’infinita indeterminatezza che deriva dalla libertà dell’essere umano è composta, rendendo reciprocamente prevedibile i comportamenti individuali. Il poter essere determinati a condotte assennate nella ricerca di modi o maniere, con la suddetta franchigia, porta a un usufrutto pedagogico sia per esplicitare conoscenze tacite – dare chiari ritorni dalle fasi applicative – sia per la disponibilità composta dei testi per meglio comprendere espressioni e concetti complessi.

 Il titolo dell’undicesima edizione di Parolario è «naturale artificiale»: si propone di sollecitare le suggestioni dell’intreccio tra natura e artificio, discutendo gli aspetti variabili e contrastanti di questi due mondi estremi con un calendario ricco e accattivante. Una nuova edizione che per la prima volta, l’undicesimo allestimento, cambierà sede: non più Piazza Cavour ma Villa Olmo, la bellezza di un luogo diventato simbolo internazionale della cultura comasca. «La cultura è uno straordinario percorso umano di crescita collettiva e di ricerca individuale. – Scrive Sergio Gaddi e aggiunge – Una città che coglie il valore delle iniziative culturali è una città più ricca perché scommette sul suo futuro».

 
Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.