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eMetrics Summit: macchine contro uomini? No, piuttosto ci serve cultura del dato

03/08/2015 22481 lettori
4 minuti

All'inizio di luglio sono stato ospite di eMetrics Summit 2015 nella sua tappa milanese, un evento che devo dire si è rivelato anche quest’anno ricco di suggestioni concrete e interessanti grazie all’alto livello degli speaker (un bravo a Paolo Zanzottera).

In data we trust

 

Ovviamente visto il tema dell’incontro era improbabile trovare qualcuno che non fosse consapevole dell’importanza del dato.
Siamo davanti a un fatto che difficilmente può essere negato: disponiamo di una mole di informazioni enorme e che apre scenari tanto entusiasmanti quanto a volte inquietanti in termini di privacy.
Indipendentemente dalla regolamentazione normativa sempre di piu le persone sono disposte “a pagare il prezzo della loro privacy“, ossia a cedere parti consistenti dei propri dati in cambio di personalizzazione e, attenzione, di informazioni rilevanti. Lo ha ricordato Jim Sterne durante il suo keynote, accompagnando l’affermazione con il video che trovate qui sopra.

Macchine contro uomini?

“I love being data informed but I hate being data driven” – Rand Fishkin, MOZ

Quando si parla di dati il pensiero corre veloce alla marketing automation e agli algoritmi che sono, ad esempio, alla base del programmatic buying.

The display advertising technology landscape

The display advertising technology landscape

Ma allora quale diventa il ruolo delle persone in tutto questo scenario di macchine e software? Direi che ancora ampio, e per almeno 3 ragioni:

1) Per misurare occorre dotarsi di una strategia e di obiettivi che i dati servono a verificare ma che non possono che nascere dall’intelligenza e dalla visione di un essere umano;

2) La creatività non viene uccisa dal dato, anzi grazie a un mondo cosi industrializzato di algoritmidiventa il fattore differenziante, purché l’intuizione non sia l’unico motore dello sviluppo;

3) Uno delle cose che vengono chieste a un data scientist è la capacita di scovare correlazioni nascoste. Le macchine possono evidenziare dei pattern ma dare loro significato è piuttosto diverso.

Perché diventerà un fatto di cultura

“Don’t worry, be relevant” – Kirk McDonald, President of PubMatic

Quella del dato è una cultura, la tecnologia oggi abilita in modo straordinario l’utilizzo di tutte leinformazioni generate dai mille dispositivi con cui interagiamo (e che interagiscono fra loro) ogni giorno ma se ne usa ancora una minima parte, e non solo per vincoli tecnici.
Anche nell’ultimo Osservatorio Big Data del Politecnico questo aspetto è emerso con forza, e tra le doti di chi oggi deve fare uso dei dati si deve citare la capacita di comunicare, fino a spingersi ad uno storytelling delle evidenze trovate, per riuscire a farsi ascoltare (cosa non da poco).

Più in generale poi si deve creare una cultura del dato diffusa, non solo negli enti di marketing, persfruttare al massimo tutto ciò che emerge dai dati e per abituare tutti a misurare, tracciare, verificare. 

Per noi italiani non è ancora sempre assodato, in ballo pero c’è la differenza fra essere competitivi e non esserlo: la rilevanza per il cliente.

Gianluigi Zarantonello via Internetmanagerblog.com

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.