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Omnicanalità. Assicurare continuità all’esperienza del cliente

17/01/2017 20662 lettori
3 minuti

Omnicanalità. Assicurare continuità all’esperienza del cliente è un libro di Marco Bettucci, Iolanda D’Amato, Angela Perego e Elisa Pozzoli pubblicato da Egea per la collana SDA nel 2016.

Il volume è dedicato al tema della Omnicanalità, tanto dibattuto ma poco padroneggiato nella realtà dalle aziende, che sta al centro in ogni caso di tutte le prospettive e sfide strategiche del prossimo futuro, come evidenziato nel capitolo uno.

NOVE PILLAR PER DEI PROGETTI COMPLESSI

Una cosa che mi è piaciuta da subito è l’effettiva scomposizione di questa buzzword in dei filoni, i nove pillar, che evidenziano anche la complessità e la multidisciplinarietà di questo genere di progetti.

I pillar sono:

  1. In-store technologies
  2. Product mix & pricing policy
  3. Social customer engagement
  4. Demand fulfillment & delivery
  5. Reverse Logistics
  6. Single Customer View
  7. Data Analysis
  8. Organizational Model
  9. KPI & Incentives

A ciascuno di essi è dedicato un capitolo.

LE VARIABILI CLASSICHE INCONTRANO NUOVI MODELLI

Lo store per chi ha una rete di distribuzione fisica è oggi e resterà ancora per molto il principale canale di vendita, a dispetto di tante profezie fatte in passato.

omnichannel libro

Questo non vuol dire però che l’apporto del digitale sia minimo o che i canali fatti di muri e mattoni e quelli di bit non si parlino, anzi è proprio questo dialogo seamless che si aspetta il consumatore.

Ecco che quindi il secondo capitolo racconta alcune tecnologie in store, molto promettenti ma per le quali resta a mio avviso ancora difficile trovare il sottile equilibrio tra effetto wow e reale valore aggiunto nel medio-lungo periodo.

Anche i temi di assortimento e prezzo sotto ben lontani dall’essere qualcosa non impattato dalla omnicanalità: la teoria della coda lunga non vale solo per i retailer online e le strategie sono sempre più delicate quando si parla di costo dei prodotti passando da un canale all’altro, con l’aggravante della comparabilità online tra mercati e sbocchi distributivi.

LO SNODO DELLA LOGISTICA

Probabilmente i temi legati alla logistica sono di più immediata percezione di altri quando si parla di omnichannel ma ciò non esaurisce la complessa reta di dipendenze tra i diversi canali.

Sia che si parli di distribuzione sia che ci si debba confrontare con i resi e la loro reverse logistic, le organizzazioni che stanno investendo seriamente su questi aspetti stanno creando un vero ed importante vantaggio competitivo.

Per fare solo un esempio, il reso, tradizionale spauracchio, si può trasformare in enormi opportunità di business sfruttando canali diversi in modo sinergico.

I CLIENTI: DAL SOCIAL ALLA VISIONE A 360 GRADI

I social media, pur tra alti e bassi nell’entusiasmo con cui le aziende li approccianosono sicuramente un fattore importante di rapporto con il cliente, in una prospettiva di ingaggio invece che di sola comunicazione push e unidirezionale (quando sono usati bene).

Questo tema, trattato nel capitolo terzo, viene ripreso in modo più ampio (e io forse lo avrei trattato come parte di questo pillar) quando si parla della single customer view o “visione a 360 gradi del cliente”.

Visto che infatti l’omnicanalità presume un approccio seamless a tutti i touchpoint viene logicamente quasi automatico pensare al fatto che il cliente deve essere riconosciuto sempre come preciso individuo e servito come tale in modo coerente.

Facile a dirsi, molto meno a farsi: nelle organizzazioni meno strutturate infatti l’entusiasmo si schianta contro la mancanza di strumenti e di basi di reale conoscenza dei comportamenti, nonostante le promesse dei tanti tool seri e meno seri presenti sul mercato.

La faccenda per contro non è banale nemmeno per chi organizzato lo è, perché tanti anni di studi motivati e precisi su che cosa il cliente compra (l’unica cosa tracciabile fino a qualche tempo fa) ora devono essere messi a fattore comune con i dati su quanto il cliente pensa, su che canali interagisce con noi e molto altro.

I tradizionali e strutturati sistemi di CRM raramente sono pronti a queste integrazioni e non meno difficili sono i cambi di mentalità.

Il problema è che il cliente è ormai già omnicanale e non sono i limiti tecnici ed organizzativi a fare tornare indietro un processo che ormai è attivato e reale.

In aiuto possono correre i dati, cui è dedicato un altro capitolo/pillar, e le nuove figure di data scientist che devono valorizzare sia i “famosi” big data che più in generale tutti i dati (specie quelli smart) che sono presenti in azienda.

IL TEMA ORGANIZZATIVO

Si tratta forse del tema da affrontare per primo in un avvicinamento alla omnicanalità: l’azienda deve agire in modo coordinato e i diversi team che la compongono devono necessariamente uscire dalla logica dei silos che ancora oggi sono il modello prevalente.

Questo significa il pieno coinvolgimento nella visione di insieme da parte di tutti i dipartimenti, siano essi più legati al tema vendite o a carattere più tecnologico.

Senza un pieno coordinamento anche le figure, oggi necessarie, che fanno cultura e innovazione possono ben poco nel medio periodo.

Infine per capire il successo (anche organizzativo) dei progetti bisogna sapere come e cosa misurare, fissando dei KPI che sono oggetto del nono pillar insieme con i meccanismi di incentivazione necessari a rendere tutto concreto e davvero applicato.

In conclusione il libro, grazie anche alla presenza di numerosi esempi pratici, è una lettura interessante per entrare nei diversi temi che compongono il complesso processo che porta all’avvicinamento all’omnichannel.

Gianluigi Zarantonello via Internetmanagerblog.com

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.