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Bill Viola e l’apologia del frame

13/05/2023 4262 lettori
5 minuti

Milano ospita a Palazzo Reale ancora per un mesetto una straordinaria mostra monografica dedicata alle opere di Bill Viola, capostipite della videoarte contemporanea. Il percorso è un excursus sulla grandiosa opera dell’artista, con quindici capolavori unici di grande ispirazione sulla vita, sulla morte e sull’umanità nella sua relazione con l’ambiente. La mostra è curata dalla moglie Kira Perov, direttore esecutivo di Bill Viola Studio, e riflette una carriera di oltre trent’anni di esperienze dell’artista.

Il coinvolgimento dello spettatore è immersivo, grazie a composizioni video e audio che riescono a rendere le sale un contesto di spazio-tempo assoluto. La lentezza delle riprese video porta ad un ritmo di ascolto delle proprie emozioni che sembrano anacronistiche rispetto alla velocità e alla voracità del linguaggio visivo contemporaneo, ma proprio per questo creano un effetto di tempo sospeso senza pari, dando lo spazio alla pura contemplazione.
Frame dopo frame, le opere vanno assaporate in ogni dettaglio e nei percettibili cambi di sequenza in sequenza: l’artista ci accompagna in un viaggio interiore che a tratti assume una valenza spirituale, per quanto incarnati continuamente di una profonda umanità.

La cultura visiva odierna è stata fortemente influenzata dal linguaggio di Viola, che sia di ispirazione per la comunicazione visiva e la pubblicità, restituendo il tempo e la cura del dettaglio come chiave di lettura innovativa, attraverso la bellezza di stampo rinascimentale capace di illuminare la qualità dell’estetica.

Fino al 25.06 a Milano, presso Palazzo Reale
Mostra organizzata da Arthemisia e Palazzo Reale
Ingresso a pagamento
https://www.palazzorealemilano.it/mostre/bill-viola