Analisi delle testate: Avvenire
Avvenire
Genere: quotidiano nazionale settoriale
Tiratura: supera le 100.000 copie giornaliere
Data di fondazione: 1968
Sede: piazza Carbonari 3 (Milano)
Proprietà: organo ufficiale della C.E.I.
Fondatori: Pietro Bragiola Bellini
Direttore: Dino Boffo
Nome testata: un pilastro della religione cattolica è il fatto che in futuro sarà ricompensato chi vive secondo le leggi di Dio nel presente.
Orientamento politico: non ha orientamento politico, è un giornale di tendenza cristiano-cattolica.
Analisi del contenuto
Occhiello: Carceri. Si proverà a lavorare su un documento che prevede l’indulto di due anni. Ma i tempi sono stretti
Titolo: Amnistia, si riparte dalla commissione
Sottotitolo: Alla seduta straordinaria della Camera 136 presenti. Casini: accordo impossibile, serve un nuovo testo
Questo è il titolo di apertura della prima pagina: i tono sono pacati, nessuno viene accusato di quanto è successo. Il verbo “proverà” al futuro esprime un bagliore di speranza per questa legge che le altre testate non hanno messo in evidenza, speranza che si deduce anche da “riparte”. Insomma, un giornale cattolico che nello scrivere prende spunto dagli insegnamenti religiosi di fede e speranza verso il prossimo. Solo pagina 7 è dedicata a questo tema. l’inizio dell’articolo sembra più l’attacco di una parabola “ tanto tuonò che non venne giù una goccia d’acqua”. Nell’articolo si parla di “sperare in un voto direttamente dall’assemblea”, i verbi sono utilizzati molto al condizionale, e ancora, non c’è nessuna colpevolizzazione, i fatti vengono raccontati molto semplicemente, citando qualche dichiarazione ma mai usando un tono aggressivo. Da giornale di settore qual è, dedica l’editoriale della prima pagina a una vicenda prettamente cattolica, il pellegrinaggio organizzato dalla Comunità di Taizè. Anche gli argomenti delle pagine interne sono completamente stravolti rispetto alle altre testate, solo una pagina (9) è dedicata a Consorte e la seguente alla nomina del governatore. Gli editoriali della seconda pagina parlano di petrolio, di clemenza (per le carceri) e la pace in Indonesia. Al centro una vignetta umoristica dove un angioletto guarda la scala che porta al paradiso e dice: “è l’unica scalata che ci interessa”. Benché sia solo una vignetta è esemplificativa della filosofia non solo del giornale ma anche dei propri lettori perché parla in prima persona plurale. In terza pagina trova spazio la questione dell’integrazione di minoranze europee come i rom. Nell’articolo vengono descritti con compassione, “vittime”, “protagonisti della cronaca nera”, il termine “zingaro” è usato con accezione negativa e tra virgolette come espressione di chi non li vuole. Il genere di scrittura non è troppo elaborato ma neanche tendente al semplicismo, si usano anche frasi subordinate.