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comunicAzione (n.2)

19/01/2003 01:00:09 6213 lettori
5 minuti
Questa puntata raccontiamo l’esperienza di stage di Mattia S, studente di SdC, presso una televisione locale

Come sei arrivato a quest'esperienza?
Devo ammettere che se un mio parente non mi avesse presentato quello che al tempo era il direttore del palinsesto della televisione locale in cui poi ho svolto il mio stage, a distanza di quasi un anno sarei ancora in giro per l’ufficio stage dell’Università in cerca di qualche occasione buona da prendere.
A distanza di sei mesi dalle presentazioni, sono stato chiamato, penso, anzi sono sicuro anche grazie al mio essere iscritto al corso di laurea in Scienze della Comunicazione, da questa persona che mi ha proposto uno stage di 3 mesi (con la possibilità di rinnovare per altri 3).

Ci puoi descrivere brevemente la tua esperienza?
Il mio ruolo di stagista era di affiancare nel lavoro la redazione giornalistica di questa rete televisiva: uno degli aspetti (in realtà non poi così tanti) positivi del lavorare in una piccola redazione è che non è che ti sbattano in un angolo a fare fotocopie per tutto il giorno, ma si comincia subito a lavorare, imparando i rudimenti del montaggio di un servizio (il primo giorno ho montato un servizio su di una partita di calcio del campionato di serie B) e soprattutto facendo un sopralluogo degli studi televisivi, delle regie per capire meglio come funzioni una televisione.
Per non essere troppo prolisso, posso dire che, durante il primo mese, il mio compito era essenzialmente redazionale: avevo il compito di contattare gli ospiti per le varie trasmissioni, controllare che non ci fossero buchi nella programmazione per quanto riguardava sempre la presenza dei vari personaggi (politici locali, giornalisti ecc..) da chiamare telefonicamente o da far partecipare alle dirette dei programmi.
Poi, in realtà dopo poco tempo, mi è stato chiesto di uscire per fare i miei primi servizi, prevalentemente sondaggi d’opinione su temi d’attualità ma pur sempre, dal punto di vista dell’esperienza lavorativa, importanti poiché ero comunque io che gestivo poi la messa in onda del servizio stesso attraverso la scelta delle interviste da mandare in onda e da tagliare e devo dire che in questo (magari anche in modo eccessivo a volte) ho sempre avuto carta bianca (non avevo il fiato sul collo della redazione).
Più facevo esperienza e più i miei compiti diventavano più “importanti”: fra le soddisfazioni maggiori che ho avuto, c’è stata quella di andare a Roma a fare un reportage sulla manifestazione di solidarietà agli Stati Uniti (era passato da poco l’11 Settembre) indetta dal Governo.
Non capita tutti i giorni di avere la possibilità di fare esperienze del genere.

Qual è il bilancio della tua esperienza?
Positivo di sicuro, ma con dei lati in ombra, quello che ho fatto mi è notevolmente servito sia per schiarirmi le idee su un mio futuro professionale, sia per acquisire nozioni pratiche che nemmeno volendo l’università potrebbe arrivare ad insegnarmi.
Però, e questo è il rovescio della medaglia del lavoro in una piccola redazione, per quanto io fossi soddisfatto del mio lavoro e che questo fosse senza ombra di dubbio apprezzato dai miei colleghi di lavoro, gli screzi che sono venuti fuori da questa esperienza derivano dal fatto che, se non si sta molto attenti, c’è la tendenza ad essere sfruttati.
Si viene oberati di carichi di lavoro troppo onerosi per essere uno stagista per il semplice motivo che l’azienda che ti ospita tende a considerarti come un dipendente a tutti gli effetti proprio perché altrimenti, senza l’aiuto, fondamentale, di uno studente in stage, nel mio caso la redazione non sarebbe riuscita a svolgere tutto il lavoro della giornata!

Che consigli ti senti di dare a chi deve intraprendere una simile esperienza?
Fare lo stage di sicuro: è un’esperienza che, nonostante le difficoltà che si possono incontrare, consiglio di fare assolutamente.
Ripeto, dal punto di vista formativo mi è servito moltissimo anche se ho incontrato delle difficoltà ma credo che sia utopistico dire che di fronte alla prima occasione di lavoro vera e propria non avrei trovato dei problemi, delle incomprensioni.
L’unica cosa che mi sento di dire è che bisogna stare attenti a non farsi mettere i piedi in faccia, non lasciare che ci si approfitti del nostro lavoro e nel caso in cui succeda, non far finta di nulla ma far sentire la propria voce.

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Vuoi raccontare la tua esperienza? Scrivi al curatore della rubrica.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.