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I vantaggi del Behavioral Targeting

07/03/2006 16978 lettori
4 minuti

Da più parti si legge che i marketer ed i pubblicitari devono decidere le campagne di promozione non più in base al costo-contatto ma al contatto-qualità; questo perchè il costo contatto quantifica l'utente singolo che compie un'azione ma non contempla l'affiliazione dello stesso verso il prodotto.
Oggi alle aziende interessa sapere di poter contare su di un numero quasi stabile di utenti/fruitori per considerare gli stessi il fondamento del proprio market field.
Le vecchie politiche di marketing rivolte al semplice hic et nunc, qui ed ora, in base al lancio di un determinato prodotto vengono soppiantate in favore di politiche di brand awarness che consentano un'affiliazione prodotto/utente che perduri nel tempo.
Noto è l'esempio di RedBull che legandosi a manifestazioni ed eventi concernenti gli sport estremi o i contest più particolari sparsi per il mondo ha creato un core target di consumatori che, vivendo la vita nello stile RedBull, possono considerarsi RedBull addicted.
La marca, in questo caso, ha creato uno stile di vita e non il contrario.
Sulla scia di queste considerazioni, il maggiore portale statunitense dedicato agli ispanici Unvision Online ha commissionato a Revenue Science uno studio per analizzare le capacità comportamentali del proprio target.

In questo modo i pubblicitari di Univision potranno targettizzare gli utenti in base a diversi 'segmenti di comportamento'.
Grazie a questo studio, assicurano da Univision, le campagne pubblicitarie potranno essere maggiormente mirate verso un target altamente profilato.
Per Revenue Science questo accordo rappresenta una grande vittoria sotto più punti di vista: primo fra tutti il fatto che Univision rappresenta una realtà con 196 milioni di utenti unici nel solo 2005, inoltre è la prima volta che si compie una targettizzazione dei comportamenti degli utenti di un sito di lingua diversa dall'inglese.

Per ulteriori miei articoli riguardanti questo argomento vi rimando al mio blog ed a questi link (1-2)

Andrea Signori
Andrea Signori

Sono Andrea Signori, ho 30 anni e lavoro nell'ufficio marketing di Ad Maiora occupandomi delle PR e della comunicazione. Dopo il diploma in lingue ho mollato il Bel Paese e sono andato a fare esperienza negli USA. Quindi, dopo la laurea in Scienze della Comunicazione ho frequentato un master in Corporate Communication e PR Management. Ho fatto diverse esperienze in agenzie di comunicazione e di marketing. La letale ed irrefrenabile curiosità mi ha portato a intraprendere questa parallela carriera di web marketing writer. Scrivo articoli web marketing oriented per alcuni siti italiani. Sono co-autore su Marketing Routes, scrivendo di Advertising e Comunicazione. Nel poco tempo libero, a seconda del mood mi piace guardare dvd in TV, mangiare tonnellate di sushi inbevuto nella soya e nel wasabi mentre mi faccio tatuare, uscire in barca a vela o prendere aerei e partire; perchè già il sentire il motore di un aereo mi fa sognare lidi lontani.