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Gente allegra ciel l'aiuta!

18/08/2006 18766 lettori
4 minuti

Prendendo spunto da una discussione di non molto tempo fa in merito alle ultime tendenze - o meglio, "carenze" - in materia di advertising, nonchè da una recente iniziativa editoriale per gli amanti delle pubblicità di un tempo, consideravo che in tempi sicuramente meno felici di quelli che viviamo adesso il sorriso era ampiamente utilizzato per infondere gioia e propensione alla positività nei popoli che si accingevano a costruire un futuro migliore.

Persino durante il famigerato Ventennio i volti rosei e lieti abbondavano sui cartelloni stradali e sulle pagine di quotidiani e riviste. Negli anni '30 nacque, non a caso, il concorso di bellezza "Mille lire per un sorriso" (antesignano dell'attuale Miss Italia), alla cui vincitrice veniva offerto proprio un contratto per posare in note campagne pubblicitarie.

Chi non ricorda, infine, i divi della Hollywood che fu (Grace Kelly, Doris Day ed altri) garbati e soprattutto sereni testimonial di tanti prodotti di uso comune, in un'America che sacrificava i suoi giovani migliori nelle guerre in giro per il mondo? Perchè oggi impera tanto la cultura della tristezza?
Ho una piccola teoria in merito: triste = inappagato = ricerca della felicità = felicità "da comprare" = consumismo = maggiori vendite!

Titti Zingone