Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

Believing, il business di creare business

20/07/2007 9315 lettori
5 minuti
Fare impresa nel 2007 significa essere:
1) Intelligenti
2) Veloci.
Prima di tutto.

Intelligenza intesa come l'abilità di assemblare il giusto gruppo di talenti creativi. Quelle persone che sono in grado di iniettare nell’impresa nuovi valori aggiunti, nuovi vantaggi competitivi insieme ad una superba strategia di sviluppo, al punto da far pensare al cliente :'Caspita, questo è meglio!' e alla concorrenza: 'Ora che facciamo?'
Per velocità intendo non solo l'abilità di muoversi velocemente, sebbene l'abilità di muoversi velocemente è il suo risultato finale. La velocità intesa come l'abilità di operare senza fare errori. Ed in questo la conoscenza condivisa di competenze per lo startup che c’è in Believing, è sorprendente: fa sì che si evitino così tanti errori che in 3 mesi si possono realizzare cose che normalmente altre start-up farebbero in 8. La maggior parte del tempo è risparmiato in quanto le società incubate non devono partire dalla linea di partenza come le altre, ma sfruttano le esperienze, i database, le relazioni, le infrastrutture tecniche (hardware, software, spazi di lavoro attrezzati) delle precedenti start-up incubate. Non sono solo i soldi risparmiati il grosso del vantaggio: infatti, si può ottenere più denaro, ma non si può avere più tempo. In un mercato della corsa all'oro, dove ci sono scommesse da vincere, uno o due mesi possono fare la differenza. Non puoi perdere tempo. Lo staff centrale del Believing si comporta come una pit crew che mette dolcemente le società su pista e le conduce velocemente al traguardo del mercato. È proprio come premere sul pedale dell'acceleratore. E poi le società Believing condividono talenti e conoscenze di un calibro che non potrebbe essere raggiunto da singole società. Le imprese incubate condividono server, linee telefoniche digitali ad alta velocità, servizi legali e contabili, contatti 'privilegiati'. Sto cercando di scomporre in fattori tutti i comuni problemi negli affari e risolverli con il Believing e lasciare alle singole imprese solo ciò che è strettamente connesso ai loro business.
C'è un ulteriore ed importantissimo aspetto da considerare: un'affiliazione al Believing fa sì che i finanziatori siano assicurati sulla bontà del business intrapreso. Infatti, se ci si rivolge come imprenditori individuali a banche o a finanziatori, questi potrebbero obiettare: 'Chi sei tu, e perchè dovremmo ascoltarti o finanziarti?'.
Molto spesso mi chiedono: 'Gianfranco, perchè non fai confluire tutte le start-up in una unica azienda? Non lo faccio perché sarebbe una diseconomia di scala. Mi spiego meglio: quando l'essenza di una impresa sta nella creatività e nella libertà di seguire il proprio core business, il miglior modo di motivare i manager è dare loro il controllo e scommettere in essa. Mischiare tutto in una sola pentola, offusca gli obiettivi e affievolisce il mordente. Si ottiene molto di più dai propri collaboratori se vanno a lavorare ogni giorno sapendo che i risultati dipendono da loro e che la loro remunerazione dipende da tali risultati. Infatti, gli amministratori con responsabilità individuale producono di più, sia per gli investitori che per loro stessi, che sotto il grande ombrello di una grande società.
Quindi, perchè non sviluppare Believing come un'organizzazione che sfrutta sia la forza di una grande società che l'agilità di una piccola?
gianfranco chiarappa
gianfranco chiarappa

I'm a serial entrepreneur, investor, and technologist living in beautiful Conversano, Apulia, Italy.
I enjoy working with early stage startups and have done so many times in various roles such as founder, advisor, board member, and investor.
Believing invests and supports in Italian early stage startups.
In general, in order to be covered by the Believing, a company must have these attributes:
•Generally interesting
•Attempting to reach a national or worldwide audience.

I’ve been asked “why are you running Believing” many times now. There are a couple of reasons. In short - it’s because I’m personally interested in high growth startups, know many other people who are too, love Italy, and think this is a fantastic place to do a startup. I like to hear about new startups because my investment fund (Believing Capital) may want to invest. But even when I don’t invest, I hope that the blog might help out local investors, entrepreneurs, and technologists. But most of all I hope it somehow helps the already vibrant startup environment here in Italy in some small way.