Maastricht - patto di stabilità- Tecniche di revisione (2)
c) In terzo luogo gli Accordi di Maastricht che furono siglati sono espressione di una chiara Politica Economica di stampo e filosofia puramente Monetarista.
Una Politica Economica Monetarista è sempre restrittiva.Infatti tende a far mancare dal mercato la necessaria liquidità per effettuare maggiori investimenti.E così blocca una migliore crescita economica.
Se vogliamo andare alla radice del problema della riduzione della crescita economica bisogna partre dall’inversione di Ronald Reagan.Il quale per gli Stati Uniti dette,appunto,il via ad una Politica economica di stampo monetarista.Invece di finanziare gli investimenti con la spesa pubblica pensò di poter raggiungere tale scopo riducendo le tasse.Il piano fallì;l’Erario diminuì le proprie entrate e gli USA furono costretti ad aumentare notevolmente il disavanzo di bilancio.
Politica economica che gli USA –tranne qualche irrilevante mutamento dell’amministrazione Clinton-
hanno sempre proseguito.Con la conseguenza della riduzione della crescita economica.Riduzione che –essendo gli Stati Uniti la “locomotiva” dell’economia mondiale –si è diffusa a catena sugli altri paesi.E poiché l’amministrazione Bush ancora continua a seguire questa strada,le cose non sono migliorate;e si parla ormai da anni di crisi economica.
In questo contesto,per sostenere la crescita economica,gli USA hano cominciato a far guerre in mezzo mondo.E non saranno guerre di qualche anno;ma vi sarà,invece una chiara tendenza verso guerre permanenti.
Poi si è consolidata la cosiddetta globalizzazione accompagnata da comportamenti restrittivi del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.Il che,di fatto,si è risolta in –e continua ad operare per –lo svaligiamento dei Paesi Sottosviluppati in primo luogo;ed in secondo luogo per la messa in difficoltà anche di Paesi Industrializza con economie in difficoltà;paesi dove si è dovuto abbandonare interi comparti industriali con notevole impatto sull’occupazione.
L’occupazione,infatti,è la prima a risentire di una Politica Monetarista; che alcuni economisti chiamano “ della carestia” in opposizione a quella che chiamano “della prosperità”.Quest’ultima basata sull’aumento della liquidità per favorire gli investimenti. Certo quest’ultima può provocare più altri livelli di inflazione,ma che possono benissimo essere tenuti sotto controllo con una oculata Politica Fiscale accompagnata da una strategia tendente a ridurre gran parte dei consumi inutili ( e cioè della domanda di beni superflui).
A livello istituzionale,poi,avviene la cosa peggiore.La Politica Monetarista è la polica economica del- le grosse banche e dei grandi finanzieri;che speculano sulle accresciute difficoltà per acquistare beni e imprese a basso costo.Insomma tattasi di una politca economica che non ha nessun riguardo verso l’economia reale (con gravi danni per l’occupazione), ma ha la massima attenzione per scopi speculativi.Non a caso si usa dire che “i più ricchi sono diventati ancor più ricchi ed i poveri ancora più poveri;il tutto acompagnato dalle gravi difficoltà della classe dì reddito medio”.
Riguardo a quest’ultima c’è da dire che i cittadini non intendono rinunciare al loro standard of living.Con la conseguenza che si indebitano.Si parla frequentemente ed insistentemente di Debito Pubblico;ma solo qualche attento esperto della materia sa che il Debito Privato ha raggiunto livelli del 60-70% del PIL ,superando in alcuni paesi (es. USA e Gran Bretagna) il Debito Pubblico.
Il meccanismo di tentare di mantenere il proprio standard of living porta in primo luogo alla richiesta di affidamenti bancari di conto corrente ed agli affidamenti sulle carte di credito.Poi il cittadino,ad un certo punto,non è in grado né di proseguire (ha utilizzato tutti gli affidamenti né tanto meno di “rientrare”).A questo punto le banche gli concedono i cosiddetti “piccoli prestiti” (uno per più banche) – od anche finanziamenti più a lungo termine.Con l’erogazione si ripiana il debito a breve termine (affidamenti e carte di credito) e si rateizza il tutto.Poi il cittadino ,dopo un po’ di tempo , non ce la fa più a pagare le rate.Allora gli si concede un mutuo ipotecario sulla casa:i cosiddetti “subprime” di cui oggi,non a caso,tanto si parla.Le banche,per ottenere liquidità,emettono titoli derivati (qualcosa di simile alle obbligazioni) garantiti dalle ipoteche su tali mutui.
Finchè il cittadino non ce la fa,ancora una volta,a pagare le rate;e la bolla negativa dei subprime viene fuori:il cittadino è al verde e le banche indebitate con coloro che hanno acquistato i derivati dei subprime.Con ripercussioni tremende sulle Borse.
Questo è un altro risultato delle Politiche Moneriste applicate ormai da almento 30 anni.
E .come detto- il Patto di Stabilità che ha portato alla formazione dell’Euro (accordi di Maastricht) è di stampo chiaramente monetarista.
Quanto all’inflazione è –come dice Lester Thourow – un “vulcano spento”.Il fatto è che le Banche Centrali di fatto non hanno più alcun ruolo importante;per cui si sono inventate la lotta contro l’inflazione (ormai uno spettro) per essere ancora protagonisti di qualcosa;così come il loro ruolo istituzionale di controllo delle monete e della regolare attività bancaria ha cessato di esistere trasformandosi le Banche Centrali in istituzioni di difesa delle banche di credito ordinario.
Inoltre cosa possono fare le Banche Centrali quando il totale della massa monetaria in mano agli speculatori è 600 volte maggiore di tutte le riserve delle Banche Centrali di tutto il mondo?.
Franco Mondigliani,in una intervistala giornale “Il Tempo”del 22/10/2000 ebbe a dire:
“Non è tollerabile che una banca centrale,isolata,che non ha nessuna responsabilità né l’obbligo di spiegare quello che fa,possoa continuare a creare disoccupazone mentre i governi stanno zitti”.