Il Corso è di durata triennale. Costituisce titolo di ammissione qualunque diploma di scuola media superiore quinquennale o equipollente, come previsto dalle vigenti disposizioni (L. 910/69, art. 1), o altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo da accordi internazionale o con delibera del Senato accademico su proposta del Consiglio di Facoltà (Reg. did. Ateneo, art.11, comma 2).

Sono stabilite di anno in anno specifiche modalità di selezione per l’accesso al Corso volte a verificare le conoscenze di cultura generale (letteratura, storia, istituzioni politiche, discipline artistiche, logica, scienze del linguaggio).

 

 

 

Il Corso triennale in Lingue e comunicazione si propone di far conseguire ai propri laureati i seguenti obiettivi formativi qualificanti:

 

-         utilizzare in forma scritta e orale due lingue straniere (di cui almeno una dell’Unione Europea), nonché acquisire le abilità e le conoscenze per l’uso efficace della lingua italiana;

-         acquisire competenze di base relative alle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione, alle discipline economico-giuridiche, sociologiche e psicologiche atte alla comprensione generale del contesto istituzionale e sociale della comunicazione e dell’informazione;

-         acquisire conoscenze di base in campo storico, letterario e socio-culturale di gruppi sociali e di ambiti nazionali   facenti parte dell’area di pertinenza delle due lingue di specializzazione e avere conoscenze di base in linguistica generale e applicata.

 

Il Corso triennale in Lingue e comunicazione si propone di preparare il laureato, anche mediante conoscenze teoriche e metodologiche ed esperienze pratiche qualificate, a svolgere compiti professionali presso enti pubblici e privati operanti nel settore della cultura, del giornalismo, dei mezzi di comunicazione di massa, in organismi culturali di varia natura, in campo editoriale, radiotelevisivo e telematico, nelle strutture bibliotecarie e museali. Profili professionali specifici potranno essere quello di funzionario o addetto alla cultura negli enti pubblici, bibliotecario, consulente linguistico, giornalista, collaboratore di istituti d’arte e musicali.

Rimane ovviamente aperto anche lo sbocco professionale nella ricerca scientifica, una volta acquisiti i titoli necessari a tale attività: laurea specialistica e/o dottorato di ricerca.

 

 

 

 

I laureati svolgeranno attività professionali nelle organizzazioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, in qualità di addetti stampa, comunicatori pubblici, esperti di gestione di aziende editoriali, esperti di gestione di aziende editoriali, esperti multimediali, esperti di istruzione a distanza, pubblicitari, ecc.