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Caldo o freddo: che colore scegli?

03/02/2009 17420 lettori
5 minuti
Uno degli elementi più interessanti per il marketing è sicuramente l’uso dei colori che possono essere classificati in: -Caldi perché comprendono tutta la gamma dal giallo, al rosso verso il viola e sono denominati in questo modo perché evocano il sole ed il fuoco; -Freddi perché appartengono alla gamma dall’azzurro, al verde fino al viola evocando il ghiaccio, la notte e l’acqua. In generale l’uso dei colori caldi trasmette l’idea di avvicinamento e di pieno quello di colori freddi l’idea opposta di vuoto e di spazio. Inoltre mentre l’accostamento di colori caldi a colori freddi creerà un forte contrasto visivo l’accostamento di colori dalle tonalità cromatiche simili determinerà un minimo contrasto visivo. I colori caldi tendono anche a proiettarsi verso l’osservatore facendo apparire una superficie più grande mentre quelli freddi generano l’effetto contrario perché tendono ad allontanarsi da chi guarda . Infine meritano rilievo il bianco ed il nero detti acromatici perché percepiti rispettivamente come somma o assenza di tutti i colori associati alla luce o al buio . La scelta del colore diviene fondamentale perché questo possiede una forza evocativa, psicologica e sociale di grande rilievo. E’ essenziale il suo studio perché esso gioca un ruolo importante nella scelta del prodotto da parte del consumatore in particolare in rapporto alla sua confezione o all’accettabilità del prodotto stesso soprattutto per quanto riguarda i cibi . Inoltre di solito nel caratterizzare un certo prodotto si preferirà scegliere solo un insieme ristretto di colori ad esempio si assocerà alpackaging del latte un ventaglio di colori che va dal blu scuro al bianco o ai prodotti destinati all’infanzia la scelta del blu o del rosa. Il colore possiede anche un legame con la cultura di riferimento perciò le imprese dovranno tener conto di questo aspetto nella scelta di certi colori piuttosto che di altri in rapporto al mercato e al target a cui rivolgono la propria offerta. La cultura occidentale (secondo alcune indagini) preferisce di gran lunga il blu considerato un colore di eleganza e di status elevato associato in passato agli strati sociali più elevati mentre la cultura orientale privilegia il bianco, il nero ed il giallo (apprezzato pochissimo in Occidente perché associato all’idea di menzogna, tradimento e negatività). Infine la preferenza per alcuni colori sarà legata alla sua capacità di influenzare certe fasce di età piuttosto che altre perciò si sceglieranno colori caldi e vivaci per rivolgersi ai più piccoli e colori freddi per gli adulti. Secondo alcune ricerche si ritiene anche che persone allegre e vivaci si orienteranno prevalentemente verso i colori caldi e quelle dall’umore più cupo verso colori più freddi e spenti. Alcuni colori trovano invece maggiore impiego in alcuni ambiti piuttosto che in altri, ad esempio il blu, il verde ed il giallo vengono comunemente associati all’idea di ecologico oppure alcuni colori caldi come l’arancio, il marrone e l’ocra vengono usati per trasmettere l’idea di genuinità per prodotti che provengono dalla terra. Altrettanta importanza all’interno del codice visivo merita la composizione tra i segni che di solito viene preferita di tipo asimmetrico perché capace di attirare l’attenzione su alcuni elementi piuttosto che su altri determinando un effetto di disequilibrio che pone in rilievo l’elemento da valorizzare. La composizione asimmetrica permette perciò di isolare o di attirare lo sguardo su certe componenti piuttosto che su altre e trova largo impiego nei manifesti pubblicitari, nei loghi, nelle confezioni dei prodotti.