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Le comunità virtuali e il marketing

10/01/2004 10056 lettori
5 minuti



Articolo tratto dal sito Connecting-Managers©

Durante i momenti di massimo entusiasmo per la cosiddetta “New Economy” a molti era sembrato che la stessa parola Internet fosse sufficiente a generare guadagni veloci e business giganteschi.
Poi un periodo di “grande freddo” ha fatto diventare il Web un mezzo guardato con sospetto dalle aziende, che vi destinano le briciole dei propri investimenti di marketing e comunicazione.
Eppure la Rete oggi è più matura e sa offrire molti vantaggi a chi la sappia usare nel modo giusto, a livello di profilazione dei clienti, nella creazione di relazioni personali e commerciali, nella promozione e lo sviluppo della propria brand image, nella verifica immediata delle proprie promozioni, nei test di prodotto e in molto altro ancora.

Uno degli ambiti che sembra avere le maggiori opportunità è quello delle comunità on-line, cui oggi le aziende iniziano a guardare con crescente interesse in un’ottica di marketing (cfr. S. Micelli, "Comunità virtuali di consumatori" in Economia&Management, n. 2, 1997).
Lanciare nuovi prodotti infatti è sempre più complesso e costoso poiché i consumatori hanno accresciuto, anche grazie alla Rete che permette di confrontare le diverse offerte, la propria cultura sul mercato e, contemporaneamente, hanno aumentato le loro richieste di personalizzazione.
A questo punto le comunità virtuali diventano importanti fonti d’informazione: esse infatti permettono di aggregare la domanda, magari molto dispersa geograficamente, di persone che condividono determinati interessi, anche molto settoriali.

Da tale aggregazione discendono poi usi diversi: vi sono aziende che usano questi siti come canali di vendita alternativi, un esempio è la Triumph, che riesce addirittura a vendere moto on-line proprio attraverso l’e-commerce promosso dalle comunità d’appassionati del settore.
Vi sono poi siti come Gardenweb, dedicato al giardinaggio, sul quale alcune aziende di nicchia che vendono piante e sementi rari hanno trovato un loro canale di vendita privilegiato a fronte dell’impossibilità, per motivi di costi e di scarsa dimensione del mercato, di creare una rete distributiva tradizionale estesa sul territorio.
Altre imprese invece si riferiscono alle comunità come a fonti informative: all’interno dei dialoghi che si sviluppano in queste forme associative infatti spesso emergono esigenze, bisogni, spunti e critiche che permettono di cogliere le tendenze emergenti a proposito del settore di riferimento, tendenze che le aziende possono poi utilizzare per lo sviluppo dei nuovi prodotti.

Il caso più evoluto in tal senso è quello del mercato dei software o dei videogiochi, in cui i membri di comunità d’appassionati ricevono dalle aziende versioni beta dei prodotti che poi sono restituite testate e, spesso, implementate. Tutto a costo praticamente zero.
Infine ci sono le comunità professionali, in cui esperti di vari settori interagiscono con colleghi instaurando relazioni e, spesso, anche proficui accordi commerciali.
Oltre agli aspetti produttivi poi l’ingresso o la relazione con una comunità è rilevante anche per l’immagine dell’impresa che vi si lega, che può verificare la propria brand awardness e mettere in atto strategie e iniziative che contribuiscono a creare quella forza della marca (brand equity) che nel marketing moderno non solo è parte integrante del prodotto ma addirittura lo anticipa e lo rafforza.
Gli investimenti, soprattutto per comunità già avviate, non sono particolarmente rilevanti, certo la comunità in sé, con l’eccezione di quelle professionali, non genera introiti significativi in modo diretto ma le sue ricadute si avvertono, molto spesso in modo molto proficuo, al di fuori della Rete.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.