Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

LAVORO - Istat: italiani, popolo di doppiolavoristi

15/10/2010 7486 lettori
5 minuti

Sono quasi 4,8 milioni le persone in Italia che hanno due occupazioni. Il dato è emerso dal raffronto tra i dati dell'Istat sugli occupati totali nel 2009 e le posizioni lavorative calcolate nello stesso anno: a fronte di 24.838.000 occupati in media annua infatti ci sono 29.617.000 posizioni lavorative (tra regolari e irregolari) con una percentuale di irregolarità nel complesso del 17,6%. L'Istituto di statistica ha anche sottolineato come in molti casi, per esempio i lavori domestici, si tratta semplicemente di più lavori part time per ottenere un salario dignitoso. Eppure resistono negli anni anche coloro che a una occupazione standard (a tempo pieno e indeterminato) affiancano un'altra attività, spesso in nero. Tra le seconde attività l'Istat calcola anche l'impiego nell' autoproduzione, vale a dire per se stessi come l'occupazione nel proprio orto o i lavori di ristrutturazione di casa, attività queste considerate lavoro regolare.

Nella massa del doppio lavoro comunque - spiegano i tecnici Istat - c'è però una grossa fetta di lavoro in nero, spesso nel commercio, nella ristorazione, negli alberghi e nei servizi alla persona. Per quasi 900mila persone il doppio lavoro e in agricoltura (tra l'autoproduzione nel proprio orto e l'impiego nella coltivazione e nel raccolto nei campi di altri): afronte di 979mila occupati nel settore nel 2009 c'erano, nello stesso anno 1.837.000 posizioni lavorative. Nel settore del commercio ''allargato'' (commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni) gli occupati totali (le persone) nel 2009 erano 6.052.000 ma le posizioni di lavoro risultavano essere 8.358.000 con una differenza di oltre 2,3 milioni di unità. Questo è il settore dove è più forte l'utilizzo del part time ma anche dove il sommerso, ad esclusione del lavoro domestico, ha la percentuale più alta (28,6% contro il 17,6 di media tra tutti i comparti), quattro volte superiore a quella dell'industria nel complesso. All'interno del comparto del commercio sono il settore degli alberghi e pubblici esercizi e quello dei trasporti e le comunicazioni ad avere la percentuale più alta sia di doppio lavoro che di sommerso. 

Nel lavoro domestico si concentra il lavoro irregolare (64,2% nel 2008 ma in calo rispetto al 78,6% di dieci anni prima) e le posizioni lavorative complessive che risultano all'Istat sono, sempre secondo i dati risalenti al 2008, 2.230.000 a fronte di 1.465.000 occupati (765.000 quindi i casi di doppio lavoro). Nell'industria sono scarsi sia i caso di doppio lavoro sia quelli di lavoro irregolare (6,8% la percentuale nel 2009). Nell'industria in senso stretto (escluse le costruzioni) la percentuale di irregolarita' del lavoro scende al 4,2% mentre le doppie attivita' sono solo 87.000. Gli occupati nel settore erano 4.962.000 mentre le posizioni lavorative complessive risultavano essere 5.049.000. Nelle costruzioni, comparto ad alto utilizzo di lavoro irregolare anche a causa della discontinuità della produzione (cantieri che aprono e chiudono), a fronte di 1.924.000 occupati nel 2009, le posizioni lavorative erano 2.176.000. Nel comparto, l'irregolarità secondo l'Istat, ha raggiunto il 12,7% in aumento rispetto al 2008 (era al 12%) ma in forte calo rispetto a dieci anni prima, nel 1999 quando era al 17,6%.

Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

L’importanza della comunicazione richiede a tutte le imprese una rivalutazione del modo di comunicare, sia verso l’esterno (marketing, pubbliche relazioni, servizi ai clienti), sia verso l’interno (organizzazione, supporto produttivo, supporto decisionale).

La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.