Il progetto interregionale Eventi in Rete sviluppa, anche attraverso il sito, collaborazioni e competenze
Eventi in Rete
ha commissionato, con la partnership delle Camera di Commercio di Varese, all’Università Bocconi di Milano un’inchiesta sullo sviluppo del settore dell’audiovisivo nella regione Insubrica. I risultati della ricerca sono stati presentati il primo ottobre a “Varese Comunica” dal professor Armando Cirrincione del Marketing Department
Eventi in Rete è un progetto della durata di due anni che nasce dal Fondo europeo di sviluppo regionale e ha come partner principali la Camera di Commercio di Como e quella di Varese. Agisce su tre settori di intervento: Cinema, Comunicazione e Cultura con l’obiettivo di divenire un punto di riferimento per sviluppare collaborazioni e competenze sul territorio nei tre settori sopra indicati.
Uno degli strumenti utilizzati da questo network transfrontaliero di operatori ed eventi focalizzato sul Cinema, sulla Comunicazione e sulla Cultura è il portale www.3c-event.eu , che raccoglie tutti gli eventi culturali organizzati sul territorio di Como, Varese e del Canton Ticino, permettendo una migliore conoscenza degli operatori e delle loro attività, una migliore fornitura di informazioni in tempo reale e in modo ragionato e una maggiore fruizione del territorio. Gli operatori del settore potranno così utilizzare il sito di Eventi in Rete come un efficace strumento di promozione degli eventi organizzati, in modo da avere una maggiore visibilità delle loro attività su un territorio ampio oltre che sviluppare il turismo locale e avranno la possibilità di creare tra loro collaborazioni per il reperimento delle risorse con un contenimento dei costi organizzativi.
Eventi in Rete ha commissionato all’Università Bocconi di Milano un’inchiesta per recensire quantitativamente e qualitativamente le capacità degli operatori professionali del mondo del cinema e del suo indotto nelle province di Como, Varese e del Canton Ticino. Eventi in rete ha deciso di avviare questa inchiesta per esaminare il territorio audiovisivo multimediale transfrontaliero attraverso la ricerca precisa e puntuale dei protagonisti e dei sotto-insiemi degli operatori del settore sul territorio.
Hanno partecipato all’inchiesta la Camera di Commercio di Varese - partner del progetto - e la SDA Bocconi - Centri di Ricerca DIR-SDA Bocconi e ASKBocconi, con il riferimento del professor Armando Cirrincione, docente di Marketing dell’arte e della cultura presso l’Università Bocconi. Per il Canton Ticino ha raccolto i dati il dottor Paolo Ramoni del Filmfestival Centovalli e studioso del settore. L’Università Bocconi è stata incaricata di condurre una mappatura del settore dell’audiovisivo nella regione insubrica, di analizzare quali sono gli attori e qual è la consistenza del compartimento, per poi identificare delle proposte di policy per sviluppare il polo. Sono state effettuate interviste e analisi quantitative attraverso questionari inviati per via telematica presso le imprese identificate, è stato costruito un database di partenza, via via depurato e utilizzata una metodologia qualitativa e quantitativa.
La ricerca è stata presentata da Armando Cirrincione venerdì 1 ottobre nell’Aula Bazzaro dell'Ubi - Banca Popolare di Bergamo, all’interno della due giorni di “Varese Comunica”. Come ha spiegato Armando Cirrincione, l’inchiesta ha analizzato la consistenza e le potenzialità di sviluppo del settore dell’audiovisivo nella Regione Insubrica in due momenti; il primo è stato un’analisi esplorativa del settore attraverso interviste semi-strutturate agli operatori di maggiori dimensioni e ad altri soggetti ritenuti rilevanti, in modo da ricavarne una mappa di tutti gli operatori, costruire un database Eventi (nel senso sia di corsi di formazione sia di tutti i contenuti riprodotti dando garanzia di presenza continuativa nel territorio come mostre, eventi teatrali, festival e servizi web) e un sito internet di riferimento e avere un contatto con tutti gli operatori. Il secondo momento si è esplicitato nelle statistiche dell'attività di mappatura e nella somministrazione di un questionario on-line, che ha consentito di quantificare le dimensioni del distretto, la presenza di specifiche competenze e capacità, i punti di forza e di debolezza e, attraverso questa analisi quali-quantitativa e comparata, disegnare le possibili traiettorie e presentare un modello di sviluppo.
I risultati conseguiti dalla ricerca inducono a valutare positivamente l’esistenza di un polo dell’audiovisivo, almeno in nuce, in quanto la Regione Insubrica possiede elementi che possono rappresentare il punto di partenza per lo sviluppo di un polo d’eccellenza nel settore audiovisivo (un numero di imprese attive lungo la filiera dell’audiovisivo sufficiente a raggiungere una minima massa critica, una buona propensione alla collaborazione sia fra imprese sia fra imprese e istituzioni pubbliche, un significativo investimento nella formazione specifica per il settore e, più in generale, nello sviluppo di ICT, un territorio culturalmente ricco e quindi in grado di alimentare la creazione di contenuti e un territorio che già oggi ospita alcuni importanti appuntamenti nazionali e internazionali nel settore cinematografico); come ha affermato Cirrincione, “l’approccio con gli operatori ha dato un risultato positivo, si sono dimostrati interessati e vogliono essere informati e i dati che hanno fornito sono stati ben strutturati. Emergono perciò forti potenzialità per lo sviluppo del settore dell’audiovisivo, anche perché la regione insubrica ha una forte connotazione culturale, con una propria identità e perché esistono già imprese attive lungo la filiera, in particolare a livello di produzione”.
Armando Cirrincione ha dichiarato a “Varese Comunica”, in conclusione del suo intervento: “parlare di cinema è riduttivo. Bisogna parlare di un polo audiovisivo, un prodotto di per sé multimediale nel senso che utilizza differenti codici e li combina e richiede conoscenze tecnologiche ma anche creatività contenutistica. Gli elementi esaminati costituiscono il punto di partenza per una scommessa che si può vincere a condizione che si mettano a sistema in modo coordinato e virtuoso gli attori economici ed istituzionali che sono sottointesi a questi elementi stessi”.
Eventi in Rete vuole sfruttare le conclusioni di questa ricerca in modo da creare attività professionali e generare nuove iniziative sul campo smuovendo il settore, abbassando le difese e le barriere, creando conoscenze delle dinamiche della rete audiovisiva e rafforzando i rapporti di conoscenza e produttività fra i diversi operatori per offrire ricadute culturali ed economiche dal e nel territorio.