AL TEATRO FILODRAMMATICI DEBUTTA STABAT MATER
STABAT MATER
di Tiziano Scarpa
con Stefania Pepe
Costumi: Ilaria Ariemme
Musiche: Ferdinando Baroffio
Disegno luci: Marco Grisa
Regia: Andrea Chiodi
Ha debuttato, in prima nazionale, lo scorso 5 ottobre, al Teatro Filodrammatici di Milano, Stabat Mater. Un coraggioso adattamento scenico dell'omonimo romanzo di Tiziano Scarpa, vincitore del Premio Strega 2009. Protagonista del romanzo è Cecilia, abbandonata in orfanotrofio dalla madre. Una vita grigia e devota la sua, fino a quando conosce il giovane insegnante di violino e maestro compositore, "dal naso grosso e dai capelli colore del rame", Antonio Vivaldi. Cecilia, grazie a lui, impara a suonare magnificamente il violino e conquista, giorno dopo giorno, l'autonomia. Dal romanzo alla rappresentazione teatrale il passo è breve. Soprattutto fedele al testo originario. In scena la giovane Stefania Pepe, di origini genovesi, diplomata all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, è la sedicenne Cecilia, talentuosa e piena di interrogativi. Cecilia vive in orfanotrofio da sempre, si sveglia in piena notte e impara fin da piccola a muoversi nei lunghi corridoi, a salire e scendere le scale fino a trovare un angolino tutto suo, dove rannicchiarsi. Lì, sola con i suoi pensieri, si rivolge alla madre che, pur avendola abbandonata, resta l'imprescindibile oggetto d'amore. E le scrive. Il monologo si svolge essenzialmente in penombra, la scena è tagliata da improvvise sciabolate di luce che modellano lo spazio e scandiscono lo scorrere del tempo. Uno spettacolo minimalista, quello di Stabat Mater. Sul palco solo una panca, il resto è affidato al gioco di luci e al volto di Cecilia che si illumina o rimane nell'oscurità. Poi, il violino. Gli intermezzi musicali sono affidati ad una giovane violinista che suona di spalle. Quasi uno sfondo, nessun volto, solo note. Un inno alla musica e alla scrittura.
Elisa Giacalone, Milano
Qui di seguito la videointervista al regista Andrea Chiodi e all'attrice Stefania Pepe